mercoledì, Luglio 16, 2025
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Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” del 31 maggio alle 21.20 su Rai 3: il caso Pifferi

un giorno

Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” con Roberta Petrelluzzi del 31 maggio alle 21.20 su Rai 3: il caso Pifferi , la madre accusata di omicidio volontario delle figlia di 18 mesi – Con “Alessia Pifferi: i giorni dell’abbandono”, inchiesta firmata da Tommi Liberti riparte, venerdì 31 maggio alle 21.20 su Rai 3, “Un giorno in Pretura”, la trasmissione di Roberta Petrelluzzi, Tommi Liberti e Antonella Nafra.

Sarà il primo appuntamento di un ciclo di tre prime serate, dedicate a tre processi che negli ultimi tempi hanno suscitato molto scalpore, a cominciare proprio dal caso Pifferi.

Alessia Pifferi, 36 anni di Ponte Lambro a Milano, è accusata dell’omicidio volontario della sua bambina di 18 mesi. Per andare a incontrare un uomo di Bergamo con il quale aveva una relazione, aveva lasciato la piccola sola in casa per sei giorni. Ma era consapevole delle conseguenze delle sue azioni? 

Secondo l’accusa sì mentre, secondo la difesa, la donna, disoccupata, una serie di relazioni rimediate su internet, soffre di un grave deficit cognitivo. E, sempre secondo la difesa, avrebbe dovuto essere aiutata allora nel gestire il difficile ruolo di madre, piuttosto che accusata oggi, come un’assassina. Uno spaccato di disagio sociale ed emarginazione.

Un giorno in pretura è un programma televisivo italiano di genere documentaristico-criminologico, in onda su Rai 3 dal 18 gennaio 1988. Ideata da Roberta Petrelluzzi, che ne è anche conduttrice e regista, insieme a Nini Perno. È la terza trasmissione più longeva della terza rete Rai dopo il TG3 e Geo. La trasmissione è l’evoluzione del programma In pretura, andato in onda sempre su Rai 3 dal 1985 al 1987.

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3[1][2].

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio, il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana.

Il programma rientra in quel genere televisivo che negli anni Novanta prese il nome di Tv verità[3][4], che ricomprende Chi l’ha visto?Telefono gialloUltimo minutoForum.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/11/Un-giorno-in-Pretura-72a8d0f6-1cde-4ecd-88bc-7db4c1ae9e34-ssi.html