Meloni: da sinistra e poteri forti opposizione cieca contro ogni tentativo di riformare il Paese – Giorgia Meloni durante una intervista alla stampe rilasciata oggi denuncia il tentativo cieco della sinistra e dei poteri forti che la sostengono di boicottare ogni cambiamento voluto dalla maggioranza democraticamente eletta dai cittadini.
“Abbiamo avviato riforme attese da decenni, premierato, giustizia, autonomia differenziata, quella del fisco attesa da 50 anni. Tutte riforme contro le quali le forze che vogliono conservare lo status quo, i loro privilegi, stanno mettendo in campo una opposizione feroce.
Penso che gli italiani comprendano bene il perché di questi atteggiamenti di chiusura concamerale”. Così la premier Meloni intervistata da “Chi”, domani in edicola. Il bilancio del governo “è che stiamo risolvendo molti problemi e molti restano da risolvere”. “Il mio bilancio personale? Non avrei potuto fare di più”
Meloni: sul caso Khelif disapprovo il Cio, pericoloso combattere non ad armi pari – Giorgia Meloni oggi a Parigi per sostenere la spedizione azzurra ai Giochi Olimpici ha contestato il pericolo e breve combattimento pugilistico tenutosi fra la nostra Angela Carini che ha abbandonato in lacrime il ring dopo i primi scambi e la algerina Khelif che appare pericolosa per le sue avversarie a causa di un livello di testosterone estremamente alto tanto da farla assomigliare ad un uomo per quanto attiene alla potenza ed alla violenza dei suoi colpi.
Infatti la premier Meloni, arrivata a Parigi ha preso una posizione nettamente contraria a quanto accaaduto con la autorizzazione del Comitato Internazionale Olimpico..
Accolta dal presidente del Coni, Malagò, a Casa Italia,il quartier generale della delegazione italiana alle Olimpiadi 2024, sul caso della pugile algerina Imane Khelif contro la quale si è ritirata l’ azzurra Angela Carini,Meloni ha dichiaratoetto: “Il match non era ad armi pari. Non sono d’accordo con la scelta del Cio, ma da anni, quando nel 2021 il Comitato internazionale volle modificare il regolamento su questa materia noi presentammo una mozione per segnalare le pericolose conseguenze che ciò poteva comportare”.
Aggressione ad Andrea Joly, la condanna del Presidente Meloni – “Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima di un’inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso”. Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota ufficiale.
Sono stati identificati i primi indagati per l’aggressione ad Andrea Joly, giornalista de La Stampa, avvenuta l’altra sera. Circondato da una decina di militanti di Casa Pound, Joly è stato picchiato. La Digos ha identificato due dei presunti autori, militanti della formazione di estrema destra, che rischiano una denuncia per lesioni personali aggravate dal reato commesso «per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimento o gruppi» dediti alla discriminazione o all’odio etnico, nazionale, razziale o religioso.
La vicenda
L’altra sera, Joly è stato aggredito in via Cellini, fuori dal circolo Asso di Bastoni, noto per essere frequentato da estremisti di destra. Un video girato dallo stesso Joly mostra il momento in cui i militanti lo avvicinano, chiedendogli: «Sei dei nostri?», per poi aggredirlo dopo aver capito che non apparteneva al loro gruppo.
Durante la festa di Casa Pound con fumogeni e fuochi d’artificio, Joly è stato minacciato, costretto a consegnare il suo smartphone e poi picchiato mentre cercava di allontanarsi. Caduto a terra, è stato preso a calci e ha dovuto recarsi in ospedale per farsi medicare.
Le indagini sono ora nelle mani della Digos, che sta analizzando i filmati per identificare tutti gli autori dell’aggressione.
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