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Il film storico stasera in TV: “L’ufficiale e la spia” martedì 3 settembre 2024

l'ufficiale e la spia

Il film storico stasera in TV: “L’ufficiale e la spia” martedì 3 settembre 2024 alle 21.15 su Rai MovieL’ufficiale e la spia (J’accuse) è un film del 2019 diretto da Roman Polański, con protagonista Jean Dujardin. Tratto dall’omonimo romanzo del 2013 di Robert Harris, anche co-autore della sceneggiatura assieme a Polański, il film racconta delle indagini del tenente colonnello Georges Picquart volte a far luce sul cosiddetto affare Dreyfus. Ha vinto il Gran premio della giuria alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

1894Alfred Dreyfus, capitano dell’esercito francese, viene dichiarato colpevole di alto tradimento per aver passato segreti militari all’Impero tedesco. L’uomo viene degradato e condannato all’esilio sull’Isola del Diavolo; il suo affaire scatena una notevole eco in Francia poiché Dreyfus è ebreoUn anno dopo l’ufficiale Georges Picquart, in passato superiore dello stesso Dreyfus, viene nominato capo della sezione dei servizi segreti nell’esercito francese; l’uomo, dai sentimenti antisemiti, è consapevole che il processo a carico di Dreyfus è stato piuttosto sommario a causa della sua origine.

Tuttavia, notando alcune irregolarità nel dossier dell’affaire, decide di condurre un’indagine per verificare la colpevolezza dell’uomo. Picquart scopre che il cosiddetto bordereau, ossia il documento che ne proverebbe la colpevolezza, non è stato scritto da Dreyfus, come il grafologo Alphonse Bertillon aveva dichiarato, ma da un altro soldato: il maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy. Questi secondo lui è la vera spia, ma le prove sono state esaminate con pregiudizio o addirittura falsificate a danno di Dreyfus.

Picquart si convince dell’innocenza di Dreyfus e tenta di riaprire il processo per scagionarlo e arrestare Esterhazy, ma incontra l’opposizione dei suoi superiori: ammettere l’innocenza di Dreyfus avrebbe come esito un grande scandalo che porterebbe alla scoperta della corruzione nell’esercito, mentre l’uomo, in quanto ebreo, è il perfetto capro espiatorio. Picquart viene quindi rimosso dall’incarico e inviato in missione lontano da Parigi; egli però riesce a tornare e a raccontare tutto al suo amico avvocato Louis Leblois, il quale inizia a organizzare un comitato per la riabilitazione di Dreyfus, coinvolgendo il collega Fernand Labori, parlamentari e intellettuali, tra cui il celebre scrittore Émile Zola.

L’insubordinazione di Picquart porta al suo arresto, ma lo stesso giorno Zola pubblica sul quotidiano L’Aurore l’articolo intitolato J’accuse, che diventerà famoso, dove critica ferocemente le irregolarità del processo a Dreyfus e mette a nudo tutte le colpe delle persone coinvolte nel caso. Zola, su denuncia dal governo, viene processato per diffamazione e, a causa delle false dichiarazioni rilasciate in aula dai militari chiamati a testimoniare, lo scrittore viene condannato a un anno di reclusione; mentre tutta la Francia si divide tra innocentisti e colpevolisti, gli intellettuali firmatari della petizione pro-Dreyfus vengono bersagliati dall’odio popolare. Successivamente, dopo aver perso un duello contro Picquart, il tenente colonnello Hubert Joseph Henry, che aveva testimoniato a carico di Dreyfus, ammette di aver prestato falsa testimonianza, per poi morire apparentemente suicida.

In seguito alle deposizioni di Henry, Picquart viene assolto e liberato, mentre Dreyfus viene rimpatriato per un secondo processo; poco prima dell’udienza decisiva, l’avvocato Labori subisce un attentato e non è in grado di difendere Dreyfus. L’uomo viene nuovamente condannato, ma la pena da scontare è resa più lieve dal riconoscimento delle attenuanti. Nel 1899 il Presidente del consiglio gli concede la grazia: Picquart vorrebbe continuare a battersi per provare la sua innocenza, ma Dreyfus, stremato, la accetta. Sette anni dopo arriverà la piena assoluzione e il reintegro nell’esercito.

Nel 1907 Picquart viene nominato ministro della guerra, anche grazie al riconoscimento dell’errore giudiziario a suo danno. Dreyfus gli chiede udienza e protesta poiché gli anni in cui ha ingiustamente scontato la pena non gli sono riconosciuti, impedendogli di raggiungere il grado di tenente colonnello. Picquart non può fargli questa concessione poiché il clima politico è nuovamente cambiato, e ciò causa lo sdegno di Dreyfus. I due uomini si salutano con rispetto, per non rivedersi mai più. L’ufficiale e la spia.

Regia di Roman Polański

Con Jean Dujardin, Louis Garrel e Emmanuelle Seigne

Fonte: WIKIPEDIA

Un dramma storico che ripercorre un evento che sconvolse e divise la società francese di fine Ottocento. È il film “L’ufficiale e la spia” di Roman Polanski, in onda martedì 3 settembre alle 21.15 su Rai 5. La vicenda si apre nel 1894, quando il militare di origine ebraica Alfred Dreyfus viene accusato di alto tradimento come spia dei tedeschi. Degradato sulla pubblica piazza e condannato all’esilio, la sua storia sembra conclusa. Il tenente colonnello Georges Picquart, promosso a capo dell’unità di controspionaggio militare, inizia però ad indagare sul caso Dreyfus, accorgendosi di come la fuga di notizie continui nonostante il suo isolamento. L’ufficiale si convince dunque che il suo collega è stato accusato ingiustamente e che la spia è ancora tra loro. Desideroso di giustizia e di verità, Picquart inizia a indagare per anni, scontrandosi con il suo stesso Paese e con i suoi superiori, fortemente contrari a questa sua volontà, poiché significava dover ammettere di aver commesso gravi errori giudiziari. Alla causa di Picquart si unirono però diverse personalità, tra cui il celebre scrittore Emile Zola, che il 13 gennaio del 1898 pubblicò sull’Aurore il celebre articolo J’Accuse, in cui sosteneva la ricerca assoluta della verità e della giustizia, facendo i nomi di quanti si erano macchiati di menzogna e negligenza. Regia di Roman Polanski. Con Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois, Hervé Pierre. Quattro premi a Venezia 2019. Tre César 2020.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2024/09/Lufficiale-e-la-spia-d998af14-7ed1-433b-9687-11a0a68813ac-ssi.html