Hezbollah: dopo la strage dei propri miliziani si invoca una giusta punizione per Israele
Dopo le mortali esplosioni di migliaia di apparecchi elettronici cercapersone assegnati ai miliziani di sciiti di Hezbollah in Libano ed in Siria – probabilmente orchestrate dai temibili servizi segreti di Tel Aviv – che hanno provocato nella giornata di ieri numerosi morti e centinaia di feriti nelle file dei miliziani jihadisti si levano le minacce dei leader della organizzazione vittima del terribile colpo probabilmente organizzato da Israele.
“Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno” della Striscia di Gaza”, hanno dichiarato oggi i miliziani libanesi di Hezbollah dopo la mortale raffica di esplosioni di cercapersone che il gruppo sciita sostenuto dall’Iran ha attribuito a Israele. “Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il massacro” di ieri,afferma Hezbollah,che parla di “aggressione criminale” e promette che Israele avrà “giusta punizione”.
Nuove minacce di Hezbollah: Tel Aviv ci muoverà guerra? Distruggeremo Israele – Nuove nubi scure si stanno addensando sull’orizzonte del Medio Oriente già tormentato dalle operazioni militari nella Striscia di Gaza: infatti la tensione sempre crescente fra Hezbollah e le truppe di Israele minacciano di sfociare in una operazione militare di Tel Aviv nel Sud del Libano per sradicare le basi militari della milizia sciita da cui parte la pioggia di razzi destinata nel Nord di Israele.
“Nessun posto” in Israele sarà risparmiato dalle armi del gruppo sciita in caso di guerra, dopo che Israele ha approvato piani operativi per una offensiva in Libano. Questo infatti ha dichiarato oggi Hassan Nasrallah, capo del gruppo libanese Hezbollah. “Noi non vogliamo la guerra totale,perché la nostra lotta è un fronte di sostegno”, ha spiegato. “Le grida del nemico, le sue minacce, le sue intimidazioni, non hanno alcun effetto né impatto”, fa sapere Nasrallah. E ha intimato alla vicina isola di Cipro: “Non aprire le basi aeree a Israele”.
Crosetto: “Israele sta seminando odio” – “Siamo di fronte a una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso senza tener conto delle drammatiche difficoltà, dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas. Questa situazione non è più giustificabile,” ha dichiarato il ministro della Difesa Crosetto durante un’intervista su Sky, commentando il raid israeliano a Rafah.
Il ministro ha proseguito spiegando che “Ormai la crisi ha proporzioni difficili da gestire. Ho l’impressione che, con questa scelta, Israele stia seminando un odio che coinvolgerà i loro figli e i loro nipoti.”
Le parole di Crosetto sottolineano la crescente preoccupazione per l’impatto umanitario del conflitto sulla popolazione palestinese e avvertono delle conseguenze a lungo termine che queste azioni potrebbero avere sulle future generazioni israeliane. La sua dichiarazione evidenzia la complessità della crisi in corso e la necessità di trovare una soluzione che rispetti i diritti umani fondamentali di tutte le persone coinvolte.
Foto: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b3/Guido_Crosetto_Official.jpg
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