Monito di Tajani: l’intervento in Libano e la rappresaglia iraniana portano alla guerra
Il ministro degli esteri Tajani ha lanciato oggi un serio monito alle parti in causa sull’aggravarsi dei rischi di una guerra aperta in Medio Oriente che potrebbe coinvolgere tutti i Paesi in quell’area.
“L’apertura del fronte libanese e l’intervento diretto dell’Iran hanno accresciuto il rischio di un conflitto regionale su larga scala. Ma l’escalation delle ultime ore ci spinge ancor più ad auspicare pace e dialogo”.
Queste infatti sono state le dichiarazioni del ministro e vicepremier alle commissioni Esteri di Camera e Senato. “C’è ancora possibilità di scongiurare una guerra che coinvolga l’intero M Oriente. Facciamo appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali”.
Per il nostro Paese è prioritario tutelare i 3200 italiani in Libano, ed aumentare i voli per il rientro in Italia.
Tajani: fermare l’antisemitismo, i soldati italiani rimangono in Libano
Il Ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani interviene oggi sugli ultimi episodi di antisemitismo accaduti durante la manifestazione filopalestinese di Milano e in relazione ai violenti bombardamenti da parte Israeliana dei vertici di Hezbollah a Beirut ribadisce che nonostante la delicatezza della situazione i soldati italiani rimarranno in Libano per contribuire a scongiurare il pericolo che il conflitto degeneri in guerra apera.
“C’è un rischio antisemitismo” e “attenzione a non confondere la critica pur legittima nei confronti del governo Netanyahu con gli ebrei che vivono in Europa, che sono cittadini europei. In Italia sono cittadini italiani”.Così il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani a Restart su Rai 3. “L’antisemitismo è un rigurgito che deve essere assolutamente stroncato, fermato sul nascere”, aggiunge, mentre a Milano si denunciano scritte antisemite sui muri di una scuola.

E sugli scontri fra Israele e milizie Hezbollah culminati nella eliminazione di Nasrallah da parte di Tel Aviv mediante i devastanti bombardamenti mirati abbattutisi su Beirut Tajani riconferma che il nostro contingente Unifil resta in Libano.
Tajani insiste sullo “ius scholae”: in vista nuove tensioni con la Lega – Antonio Tajani a distanza di pochi giorni dai primi attriti sorti con la Lega a seguito della proposta di Forza Italia volta alla facilitazione della concessione della cittadinanza agli stranieri mediante l’introduzione dello “ius scholae” – seppur limitato a chi abbia compiuto più cicli di studi per raggiungere almeno 10 anni di frequenza scolastica in Italia – è tornato ad insistere sullo stesso argomento.
Nonostante che diversi esponenti leghisti fra cui lo stesso Ministro dell’Interno Piantedosi abbiano fatto notare che il nostro Paese è già attualmente in Europe quello che concede annualmente il maggior numero di cittadinanze agli stranieri il leader di Forza Italia è tornato ancora sull’argomento.
“Torno sullo Ius scholae: perché dico che bisogna andare avanti? Non perché sono un pericoloso lassista che vuole aprire le frontiere a cani e porci, ma perché la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi”.
Questo infatti ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Meeting di Rimini. Sul tema dell’autonomia Tajani afferma che tutti i cittadini italiani hanno diritto ai livelli essenziali di prestazioni. Poi chiede alla Bce di avere coraggio e di tagliare subito i tassi.
Tajani: nessuno strappo con gli alleati ma lo “ius scholae” è una riforma giusta
Antonio Tajani è intervenuto ieri nel dibattito ferragostano sullo “ius scholae” che consentirebbe la concessione della cittadinanza a studenti stranieri che abbiano completato un ciclo didattico nel nostro Paese che vede una contrapposizione fra gli alleati di maggioranza, su cui però Tajani getta acqua sul fuoco ricordando che la possibile riforma in questione resta al di fuori del programma dell’attuale Governo, e rimettendosi al dibattito parlamentare in materia.
Forza Italia ribadisce comunque la sua apertura sullo ius scholae, la possibilità di riconoscere la cittadinanza ai minori stranieri che sono in Italia se hanno completato uno o più cicli scolastici, tornata d’attualità dopo le Olimpiadi di Parigi. E annuncia che a inizio settembre comincerà a confrontarsi e lavorare per definire una proposta di legge
Per Paolo Emilio Russo, capogruppo forzista nella commissione Affari costituzionali della Camera, “esistono leggi urgenti, poi ce ne sono altre che sono più semplicemente giuste per Forza Italia, come la concessione della cittadinanza alla fine del ciclo scolastico”
Foto interna ed esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tajani#/media/File:Antonio_Tajani_in_Rome_on_19_December_2023_-_(cropped).jpg