Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” con Roberta Petrelluzzi del 16 ottobre alle 23.55 su Rai 3: i delitti della Barbagia – Il caso di Gianluca Monni, uno studente all’ultimo anno di liceo, ucciso a colpi di fucile mentre aspetta l’autobus a Orune, un paesino nel cuore della Barbagia. Lo ricostruisce “Delitti in Barbagia”, di Francesco Giulioli, per “Un giorno in Pretura” – il programma di di Roberta Petrelluzzi, Tommi Liberti e Antonella Nafra – in onda sabato 16 novembre alle 23.55 su Rai 3.
L’omicidio apparentemente non è causato da una delle faide decennali che hanno insanguinato queste terre: secondo gli inquirenti è solo la vendetta di Enrico Pinna, un minorenne dei dintorni che aveva avuto un alterco con Gianluca. Ad aiutarlo, sarebbe stato il cugino Alberto Cubeddu, odierno imputato.
Ma la storia è più complicata di quello che sembra e riguarda anche la sparizione di Stefano Masala, un altro giovane di Nule. La corte d’assise di Nuoro dovrà fare luce su due delitti inspiegabili e apparentemente privi di legame.
Un giorno in pretura è un programma televisivo italiano di genere documentaristico-criminologico, in onda su Rai 3 dal 18 gennaio 1988. Ideata da Roberta Petrelluzzi, che ne è anche conduttrice e regista, insieme a Nini Perno. È la terza trasmissione più longeva della terza rete Rai dopo il TG3 e Geo. La trasmissione è l’evoluzione del programma In pretura, andato in onda sempre su Rai 3 dal 1985 al 1987.
La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3[1][2].
Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio, il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana.
Il programma rientra in quel genere televisivo che negli anni Novanta prese il nome di Tv verità[3][4], che ricomprende Chi l’ha visto?, Telefono giallo, Ultimo minuto, Forum.
Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/11/Un-giorno-in-Pretura-72a8d0f6-1cde-4ecd-88bc-7db4c1ae9e34-ssi.htm