mercoledì, Gennaio 15, 2025
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Chi la fa… l’aspetti. Tutto torna

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Chi la fa … l’aspetti. Tutto torna – Gli avvenimenti di cui tanto si discute in questi ultimi giorni del 2024, ma anche in tempi recenti, stanno provocando divisioni e contrapposizioni durissime. Sembrano essere il frutto di scelte “furbesche” da parte di persone con poco buon senso, spesso dotate di preparazione tecnica ma prive di cultura umanistica. Politici, economisti, ideologi, sanitari, religiosi e altri soggetti agiscono in virtù di interessi personali o di piccole, potentissime lobby.

Questi fatti sembrano essere sempre meno rivolti al benessere dell’essere umano e della comunità, ma più legati all’apparire e a interessi economici personali. Per ottenere tali risultati, positivi o negativi che siano, si è arrivati a stravolgere e indebolire la cultura, fino a sostituirla.

Così, la cultura autentica, quella che racchiude conoscenze, competenze e valori morali, è stata progressivamente soppiantata dalla cosiddetta cultura “woke” progressista e ideologica. È proprio da questa sostituzione, avvenuta nel corso degli anni, che derivano molte delle aberrazioni di cui oggi si discute.

Diversi esponenti di alto livello culturale, appartenenti a formazioni intellettuali trasversali, descrivono queste aberrazioni come espressioni sataniche. Sorprendentemente, tali osservazioni non provengono da figure religiose, ma da intellettuali dichiaratamente non credenti.

Lasciando al lettore la libertà di riflessione, evidenziamo alcune notizie che i media stanno riportando e le loro ripercussioni sulla società civile.

La Commissione Cox e le sue conseguenze

La Commissione Cox sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, istituita nel 2016 dall’allora Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha stravolto il linguaggio, gli usi e i costumi italiani in nome del contrasto all’odio. Ricordiamo il caso di Vittorio Feltri, ex direttore di Libero, che fu costretto a dimettersi dall’Ordine dei Giornalisti per il suo stile diretto e spesso polemico.

Anche a livello internazionale, il trattamento disparitario di eventi simili ha suscitato polemiche. Nel 2020, l’ex Presidente USA Donald Trump fu accusato per l’omicidio di George Floyd, mentre nel 2023 la morte di Robert Brooks, avvenuta in circostanze analoghe, non ha suscitato la stessa indignazione. Perché questa disparità di trattamento?

La disparità di attenzione verso i diritti delle donne

In Italia si è giustamente inasprita la lotta contro i crimini di genere, introducendo il reato di femminicidio. Tuttavia, lo stesso impegno non si riscontra verso donne che lottano per la libertà in Paesi come l’Iran, dove una cultura repressiva le tiene in schiavitù.

Un caso emblematico riguarda il rapper Tony Effe, il cui invito al concertone di fine anno a Roma è stato revocato. I suoi testi, ricchi di parole misogine e violente, hanno sollevato polemiche. Come è possibile che sia stato invitato a un evento pubblico finanziato dai contribuenti? Frasi come “Prendi la tua tria”* e “Mi dici che sono un tipo violento, però vieni solo quando ti meno” sono inaccettabili.

Il caso del Duomo di Milano

Un altro episodio inquietante riguarda il concerto di Baby Gang al Forum di Assago, dove è stato proiettato un video raffigurante il Duomo di Milano in fiamme. Questo gesto richiama alla mente il devastante incendio di Notre-Dame a Parigi nel 2019. Qual è il messaggio che vogliamo trasmettere ai giovani?

Immagini come queste sembrano promuovere una cultura distruttiva, più vicina a un’ideologia satanica che a una celebrazione della libertà di espressione.

Conclusioni

Ci chiediamo: dove sono i genitori, lo Stato, il Comune e la Chiesa di fronte a queste aberrazioni? E se invece del Duomo di Milano si fosse rappresentata la distruzione di una moschea, quale sarebbe stata la reazione?

Non possiamo che concludere dicendo:
Chi la fa… l’aspetti. Tutto torna.


La Penna Tempestosa

Foto di Shima Abedinzade da Pixabay

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