Libano: nuovi raid aerei di Israele su siti militari di Hezbollah nel Paese dei cedri
Dopo le recenti dichiarazioni del Premier israeliano Benjamin Netanyahu che aveva indirizzato un avvertimento alle milizie filo-iraniane di Hezbollah in Libano avvisando che non veniva concessa nessuna tregua per escludere il rischio che la milizia sciita nel Paese dei cedri potesse tentare di riarmarsi dopo i tremendi colpi subiti dalle forze armate di Tel Aviv è giunta una conferma concreta di tale avviso.
Infatti l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito “due siti militari in territorio libanese che contenevano armi di Hezbollah, in violazione dell’accordo di cessate il fuoco”. I raid, ha sottolineato l’Idf, sono stati “mirati” In una dichiarazione trasmessa su X, l’esercito ha aggiunto che “continua a operare per eliminare ogni minaccia contro lo Stato di Israele”. Le forze militari hanno altresì ribadito l’avvertimento che “impediranno qualsiasi tentativo di riarmo da parte dell’ organizzazione terroristica Hezbollah”.

Netanyahu: “Nessun cessate fuoco con Hezbollah in Libano”
Gravi tensioni si stanno moltiplicando in Medio Oriente che – dopo il fronte arroventato della Striscia di Gaza dove da 11 mesi si fronteggiano le truppe di Israele ed i miliziani di Hamas – vede incendiarsi anche il confine settentrionale di Tel Aviv con il moltiplicarsi degli scontri al confine con il Libano fra l’esercito di Israele e le truppe di Hezbollah, milizia sciita appoggiata ed armata dal regime degli ayatollah dell’Iran.
Nonostante che funzionari del governo israeliano avessero parlato dell’ok di Israele adr una tregua e i negoziati con Hezbollah mediati dai Paesi occidentali. Ma subito dopo il premier Netanyahu ha smentito la notizia riguardo al cessate il fuoco. Anzi il premier ha dato ordine all’esercito di continuare i combattimenti. Secondo Beirut, i nuovi raid israeliani in Libano hanno provocato nelle ultime ore 80 morti e oltre 400 feriti.
Hezbollah: dopo la strage dei propri miliziani si invoca una giusta punizione per Israele
Dopo le mortali esplosioni di migliaia di apparecchi elettronici cercapersone assegnati ai miliziani di sciiti di Hezbollah in Libano ed in Siria – probabilmente orchestrate dai temibili servizi segreti di Tel Aviv – che hanno provocato nella giornata di ieri numerosi morti e centinaia di feriti nelle file dei miliziani jihadisti si levano le minacce dei leader della organizzazione vittima del terribile colpo probabilmente organizzato da Israele.
“Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno” della Striscia di Gaza”, hanno dichiarato oggi i miliziani libanesi di Hezbollah dopo la mortale raffica di esplosioni di cercapersone che il gruppo sciita sostenuto dall’Iran ha attribuito a Israele. “Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il massacro” di ieri, afferma Hezbollah,che parla di “aggressione criminale” e promette che Israele avrà “giusta punizione”.
Foto: https://en.wikipedia.org/wiki/Flag_of_Hezbollah#/media/File:Flag_of_Hezbollah.svg
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