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”Sarebbe il colpo di grazia “

La Cia Marche lancia l’allarme -Chiusura del Mattatoio di Villa Potenza.
”Sarebbe il colpo di grazia “

Ancona- 24 febbraio 2025- La Cia Marche –lancia l’allarme -Chiusura del Mattatoio di Villa Potenza.
”Sarebbe il colpo di grazia”
 Alessandro Taddei Presidente Cia Marche : “La Zootecnia rischia di morire, la Regione apra un tavolo” -Non si è ancora spenta l’eco dei motori dei trattori, con cortei e proteste a Pesaro, che il mondo dell’agricoltura vive un nuovo scossone: il rischio chiusura del mattatoio di Villa Potenza. “Che la zootecnia nelle Marche sia in enorme difficoltà lo denunciamo da anni – dichiara Alessandro Taddei, Presidente Cia Marche – tra malattie degli animali, mercati fuori controllo, concorrenza sleale da Paesi extra UE e burocrazia schiacciante”. “A preoccupare ogni giorno gli addetti del settore – spiega Taddei – sono il diffondersi di diverse epizoozie e il proliferare della fauna selvatica».

La chiusura del mattatoio di Villa Potenza rischia di diventare, in questo scenario, il colpo di grazia per il settore nelle Marche. “Ricordiamo – spiega il Presidente Cia Marche – che la struttura della provincia maceratese è l’unica in regione ad avere i requisiti per lavorare le carni da conferire a Coop. Il momento è delicato: ogni giorno le Aziende Zootecniche delle Marche rischiano di sparire, a causa di agenti esterni.I dati relativi all’influenza aviaria sono preoccupanti: secondo il bollettino epidemiologico nazionale veterinario, tra dicembre 2024 e metà gennaio 2025 sono stati abbattuti a livello nazionale oltre 1.700.000 animali tra tacchini, polli e galline. Senza dimenticare la diffusione della PSA nei suini e dell’afta epizootica, ad altissima diffusione. Chiediamo alla Politica Regionale, almeno su questioni per cui è possibile incidere come nel caso del Mattatoio, un segnale forte. Il settore zootecnico locale non può permettersi di restaresenza una struttura come questa per la lavorazione delle carni. L’alternativa per i nostri produttori, con un aumento dei costi e un peggioramento della qualità delle carni sottoposte allo stress del trasporto, sarebbe andare fuori regione”.

Il Mattatoio, dopo anni di difficoltà in parte acuiti dal Covid, è oggi gestito da un commissario liquidatore che ha affidato la struttura al Consorzio Cozoma. “E’ urgente l’apertura di un tavolo di confronto, prima che arrivi una crisi che visto il contesto diventerebbe irreversibile. Aspettiamo dalla regione e dalle Istituzioni locali un segnale. Noi ci siamo” conclude Taddei.


La Confederazione Italiana Coltivatori (CIC) è stata fondata nel dicembre del 1977 per rispondere alla crescente domanda di unità dei coltivatori, avviare il superamento dell’attuale frantumazione organizzativa del movimento contadino, esprimere l’impegno per una piena convergenza tra tutte le organizzazioni agricole per costanti intese con i sindacati dei lavoratori e le altre espressioni organizzative del mondo del lavoro, della tecnica e della cultura, per un costruttivo e permanente confronto con le forze politiche e le istituzioni democratiche.

Nel 1992, durante il quinto congresso, la confederazione modifica la sua denominazione e assume quella di Confederazione Italiana Agricoltori (CIA).

La CIA è un’Organizzazione professionale, impegnata per la costruzione di un’agricoltura forte e di qualità, capace di valorizzare tutte le risorse, di essere competitiva sul mercato e di concorrere a determinare il progresso equilibrato della società.

La CIA per raggiungere questi obiettivi, elabora proposte di Politica Agraria e fornisce, attraverso i propri Istituti ed Associazioni, servizi qualificati a tutti gli operatori del mondo agricolo, quali: Patronato INAC, CIPA-AT, Turismo Verde, Associazione Pensionati, CAAF Ufficio Fiscale, CAA, Donne in Campo, AGIA – Associazione Giovani Imprenditori Agricoli

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