Anticipazioni per “Robin Hood” di Michele dall’Ongaro del 25 febbraio alle 10 su Rai 5: regia di Marcel Sijm e direzione di Pietro Mianiti dal Teatro Petruzzelli di Bari – Un eroe che si traveste da mendicante e da vecchio eremita per beffare lo sceriffo, inneggia alla libertà, confessa il suo amore a Lady Marian che lo ricambia appassionatamente, libera i suoi compagni catturati e condannati a morte e difende il popolo davanti a Re Riccardo. Ma è anche un Robin Hood che canta quello che à il titolo all’opera scritta da Michele dall’Ongaro, su libretto di Vincenzo De Vico, andata in scena nel 2023 al Teatro Petruzzelli di Bari, che Rai Cultura propone oggi martedì 25 febbraio alle 10.00 su Rai 5.
Nel cast: Giuseppe Tommaso, Martina Tragni, Alexandra Ionis, Alberto Petricca, Matteo Torcaso, Lorenzo Mazzucchelli, Tigran Melkonyan. Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari sono diretti da Pietro Mianiti, Maestro del Coro Fabrizio Cassi. La regia è di Marcel Sijm.

Robin Hood è una ballad opera di Michael Tippett basata sulla leggenda di Robin Hood. Composta nel 1934, la partitura rimane inedita.
Tuttavia Tippett in seguito utilizzò una versione ampliata dell’ouverture come finale della sua Suite in D major (For the Birthday of Prince Charles) del 1948.[1]
Durante la grande depressione degli anni ’30 Tippett fu ingaggiato per organizzare la vita musicale di alcuni campi di lavoro per minatori disoccupati nel North Yorkshire. Come parte del suo lavoro lì rivide e ridusse L’opera del mendicante di John Gay per eseguirla nella sala della chiesa accanto all’Istituto dei minatori a Boosbeck. Incoraggiato dal suo successo, compose una sua opera ballata, Robin Hood, con un sottotesto che rifletteva le difficoltà incontrate dai minatori disoccupati.
Fu eseguita per la prima volta nel 1934 dagli abitanti dei villaggi locali, dai minatori e dagli studenti nei campi di lavoro. Sebbene sia stata un successo sia per i partecipanti che per il pubblico, il lavoro ha poca somiglianza con lo stile maturo del compositore e Tippett in seguito non ha permesso che fosse eseguito.[2] Tuttavia alcune delle canzoni dell’opera sono state cantate di nuovo nel 2009 allo Station Hotel di Boosbeck e registrate per il Program Music Matters di BBC Radio 3.[3]lla Sicilia indipendente.[3]
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