venerdì, Maggio 23, 2025
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Anticipazioni per il Grande Teatro di Vittorio Calvino in TV del 10 maggio alle 15.55 su Rai 5: “Il Cavaliere senza armatura”

il cavaliere

Anticipazioni per il Grande Teatro di Vittorio Calvino in TV del 10 maggio alle 15.55 su Rai 5: “Il Cavaliere senza armatura” regia di Giuseppe Di Martino – Per il Grande Teatro di Vittorio Calvino in TV andrà in onda oggi sabato 10 maggio alle 15.55 su Rai 5 la commedia “Il cavaliere senza armatura” scritto dall’autore nel 1952 nella versione andata in onda nell’agosto 1966 sulla Rai con la regia di Vittorio Calvino.

Interpretazione di Pina Cei, Mario Pisu, Regina Bianchi, Ernesto Calindri e Loretta Goggi.

Le piccole storie e i grandi dilemmi di un gruppo di professori e di studenti in un piccolo liceo di provincia-

Tra apperente severità e complice collaborazione, scavalcano con maestria le difficoltà oggettive e strutturali di una scuola allo sfascio. 

Vittorio Calvino (Alghero4 febbraio 1909 – Monfalcone10 luglio 1956) è stato un giornalistacommediografo e sceneggiatore italiano. I genitori Teofilo (piemontese di antica famiglia valdese) e Gertrud Claussen (figlia del console danese in Italia) giungono ad Alghero per amministrare le tenute dell’ammiraglio Alfred von Tirpitz, ministro della marina germanica.

Nel 1918 la madre muore a causa dell’epidemia di influenza spagnola, evento che determina la partenza della famiglia dalla Sardegna. Con i fratelli Paolo, Guido, Silvio ed Evelina vaga tra una zia paterna in Svizzera e vari collegi. Compie studi classici e vive una giovinezza avventurosa: mozzo all’età di 13 anni, sommergibilista e commesso viaggiatore[1][2].

Sposa a Milano il 15 agosto 1933 Alma Meille, anch’ella di famiglia valdese, la cui famiglia era in contatto da generazioni con i Calvino. Nel 1936 inizia la collaborazione con Il Secolo Illustrato, poi con Cinema, rivista di critica cinematografica. Nel 1940 si trasferisce a Roma a dirigere l’ufficio stampa della Lux Film, una tra le principali case di produzione dell’epoca. Nel frattempo erano nati i figli Oliviero (1935) e Daniela (1938), che avrà una breve carriera di attrice con film come La noia, dal romanzo di Moravia, e La virtù sdraiata, diretto nel 1969 da Sidney Lumet. Nel 1943 nasce Anita, che sarà per 30 anni programmista dei servizi giornalistici Rai[3].

Il lavoro alla Lux lo inserisce naturalmente nel mondo dello spettacolo. Scrive drammi, sceneggiature, opere per la radio. Nel 1944 pubblica un romanzo giallo: La donna del Sud (Editoriale Romana). Nel 1953 viene invitato dalla nascente Rai a dirigere il settore film[4]. Nel 1955 abbandona l’incarico in quanto ritiene la televisione troppo burocratizzata e lottizzata.

Nell’estate del 1956 è a Monfalcone. Viene colpito da un collasso cardio-circolatorio e muore il 10 luglio, a soli 47 anni.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2020/11/A-teatro-con-Rai5-canale-23-c7ac591e-8640-4546-8676-7c6d58dd4476-ssi.html