martedì, Maggio 14, 2024
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La madre di Alessandro Neri scrive al Papa: “Non voglio la prigione per chi l’ha ucciso, ma che si converta”

“Buongiorno a tutti e grazie grazie per essere così vicini ad Ale, vorrei condividere la lettera che ho inviato al Papa il 13 marzo, gli ho scritto in spagnolo, così mi ha dettato il cuore, l’ho tradotta per l’Italia che Ale amava:

Caro Papa, sono venezuelana figlia di genitori nati in Italia. Mio figlio Ale amava la sua parte latina e amava ballare la nostra musica.
Ieri sono andata alla chiesa di San Camillo dove celebreremo il suo funerale e ho chiesto a Gesù di aiutarmi a scoprire chi ha commesso questo grave crimine. Non voglio la prigione per lui o loro, voglio che si convertano e/o li accompagnino in una missione cattolica per aiutare coloro che hanno bisogno di lottare per resistere alla vita.
Ecco perché, Papa Francesco ti chiedo di intercedere e di aiutarmi: NON PIÙ VIOLENZA NELLA MIA FAMIGLIA.
Aiutami a convertirli affinché lavorino per una causa umanitaria.
BASTA MORTE E VENDETTA.
GRAZIE PAPA FRANCISCO, domenica alle 15:30 festeggeremo i tuoi funerali.
Una madre che vuole solo LUCE per suo figlio.
Laura”.

Con queste parole Laura Lamaletto, madre di Alessandro Neri, il 29enne scomparso da Spoltore per poi essere trovato cadavere l’8 marzo alla periferia di Pescara, condivide la lettera scritta a Papa Francesco. Chiede aiuto, chiede giustizia, ma allo stesso tempo offre il proprio perdono a chi ha ucciso suo figlio. Per l’assassino o gli assassini non chiede la prigione, ma che cambino vita.

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