SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il coma, dopo la perdita di memoria, dopo le difficoltà attraversate e superate ma senza che si sia ancora individuato chi dovrà pagare per questo, per Luca Fanesi arriva la beffa del Daspo. Il tifoso, lo ricordiamo, è andato in coma dopo i tafferugli seguiti alla partita Vicenza-Samb dello scorso 5 novembre. Da allora è stata un’odissea. Si è temuto per la sua vita. Poi si è temuto per la sua ripresa. Ad ora non è ancora chiaro chi verrà indicato come responsabile dell’accaduto. In molti hanno puntato il dito contro la polizia dicendo che alcuni agenti si sarebbero scagliati contro di lui. E lo stesso Luca, che adesso ancora non ricorda, al Pronto Soccorso avrebbe detto: “Sono stato preso a manganellate”.
Di certo di fondamentale importanza sarà che Luca riacquisti la memoria per poter dire la sua. C’è comunque chi lo ha sentito parlare prima che perdesse conoscenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vincenza. Avrebbe riferito al personale medico della struttura di essere stato preso a manganellate.
Alcune testimonianze in particolare parlerebbero delle prime manganellate date alla testa. Non sarebbe quindi caduto da un cancello. I tifosi, chi direttamente, chi per terza persona, confermerebbero tutti la stessa versione.
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