mercoledì, Maggio 15, 2024
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Alessandro Neri, la mamma: “Zio Camillo e cugino Gaetano osserveranno mai almeno un giorno di lutto?”

“… ma io mi domando e vi domando: in memoria di Ale, a detta di loro “ragazzo d’oro”, zio Camillo e cugino Gaetano osserveranno mai almeno un giorno di lutto?” Così Laura Lamaletto, madre di Alessandro Neri, il giovane di Spoltore ucciso con due colpi di pistola, su Facebook. Questo in riferimento ad un post pubblicato da Il Feuduccio, azienda di famiglia, che cita: “Noi ci stiamo preparando per Cantine Aperte: sabato e domenica saranno due giornate piene di divertimento, musica, buon cibo e…ottimo vino!  #IlFeuduccio #wine #CantineAperte”

Ci si attende nel frattempo una svolta nel caso dell’omicidio del giovane. Una testimonianza choc è stata recentemente apportata nel corso della trasmissione La Vita in Diretta, andata in onda su Rai 1. E’ stata intervistata di spalle un’amica stretta del giovane ucciso con due colpi di pistola. Poi l’inviato, a margine dell’intervista, rivela un particolare di primaria importanza. La donna avrebbe affermato di sapere chi è l’assassino del giovane. Si tratterebbe di una persona che Alessandro conosceva bene e che aveva problemi con la giustizia. “L’ho visto al funerale, so chi è”. Le dichiarazioni rese di fronte alle telecamere sarebbero in possesso anche degli inquirenti, che si sarebbero già attivati per raccogliere prove. La Procura spera di avere indicazioni da alcuni oggetti rinvenuti in prossimità del ritrovamento del corpo: un accendino colorato, un guanto in lattice, il mazzo di chiavi della Fiat di Alessandro. Una cosa è certa: l’assassino è nel giro delle amicizie del giovane.

Ci sono poi alcuni dettagli che fanno riflettere. Alessandro Neri ha portato via da casa un pacchetto prima di essere ucciso. Dopo aver scaricato la spesa, ha parlato con mamma Laura, è andato in camera ed è uscito per lasciare qualcosa in macchina, poi è rientrato. Secondo la ricostruzione dei fatti il pacchetto faceva forse parte di uno scambio di affari. L’amica, che si è fatta intervistare di spalle, sa chi è l’assassino. O almeno così avrebbe affermato. Sarebbero ad ora 30 i sospettati in relazione al delitto che ora dovranno fare i conti con la prova regina in mano agli investigatori: il famoso guanto di lattice. Secondo quanto riferito nel corso della trasmissione “Quarto Grado”, sarebbero infatti attualmente in corso da parte dei Ris riscontri su campioni di Dna. Si tratta di un guanto con profilo genetico isolato, rinvenuto, nell’ambito delle ricerche, dai carabinieri.

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