giovedì, Maggio 16, 2024
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Settantadue anni fa gli italiani scelsero la Repubblica. I risultati del referendum nel Piceno

ASCOLI PICENO – E’ un 2 giugno un po’ diverso quello del 2018, con la situazione politica in evoluzione e con le varie manifestazioni che vanno oltre il significato della ricorrenza classica. In ogni caso settantadue anni fa gli italiani scelsero la Repubblica come forma istituzionale che li avrebbe governati da allora in poi. Il referendum costitutivo del 2 giugno 1946 sancì la fine della Monarchia e l’inizio della Repubblica. A favore della forma attuale di governo si espresse oltre il 54% della popolazione contro poco più del 45% che voleva ancora i Savoia sul trono. Ma vediamo come andarono le cose in provincia di Ascoli. I dati in nostro possesso estratti della banca dati del Ministero dell’Interno ci permettono di tracciare il risultato del referendum per ogni provincia. I potenziali elettori erano 196.233; i votanti furono 171. 287. Per la Repubblica votarono in 93.284 corrispondenti al 56,36% mentre per il Re 72.233 cioè il 43,64% Le schede bianche furono 8.611 mentre quelle ritenute non valide 11.770. Ovviamente era una provincia diversa nella composizione dei comuni. La provincia non era come quella attuale formata da soli 33 comuni, ma comprendeva anche il territorio ora sotto la giurisdizione di Fermo, che  sarebbe divenuta provincia autonoma solo nel 2009. A favore della Repubblica anche le altre tre province marchigiane, con risultati superiori al Piceno e Fermano. A Macerata fini 65,10% contro 34,90%. Ad Ancona per la Repubblica ben il 79,61%, solo il 20,39 per la Monarchia. Anche a Pesaro risultati significativi per chi volle cambiare: 76,21% Repubblica e 23,79 % per la Monarchia. Un po’ diverse le cose nel vicino Abruzzo. Se in provincia di Teramo e Pescara il voto alla Repubblica prevalse, rispettivamente con uno scarto di 4,5% e di 12%, nelle province di Chieti e l’Aquila furono i Monarchici a primeggiare: 53,28% a L’Aquila contro il 46,72% e il 62,43%a Chieti contro il 37,57%.

Roberto Guidotti

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