martedì, Maggio 14, 2024
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All’Aurum il “Cultural Heritage for All”, evento internazionale sul patrimonio culturale

Pescara – Il 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Il Design for all offre un approccio formidabile per liberare il potenziale dell’Europa attraverso il suo patrimonio culturale: mettendo la gente al centro di ogni processo progettuale, è possibile creare valore economico e allo stesso tempo rafforzare la coesione sociale. L’associazione internazionale EIDD-Deslgn for AII Europe, in collaborazione con Design for All ltalia e l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara sono motori l’evento internazionale “Cultural Heritage for All”, che si svolgerà all’Aurum il 28 e 29 novembre con il patrocinio del Comune, assessorato alla Cultura. Stamane la presentazione.

“Il patrimonio intangibile si rivale sempre di più la leva capace di cambiare in meglio il mondo – così l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – Vogliamo puntare su di esso, perché è indispensabile creare un circuito virtuoso fra la conoscenza e tutte le sue applicazioni, capace di non affrontare i temi per compartimenti stagni, ma di creare vivibilità e città migliori affrontandoli tutti insieme. L’inclusione, che è la chiave di volta di questo punto di vista nuovo e rivoluzionario, risulta così più potente dell’integrazione, perché traduce la massima accessibilità sia fisica sia intellettuale ad un livello di vita di qualità superiore. Tema ambizioso di cui parleremo, approfondendone le applicazioni già operative in diverse città e realtà europee e internazionali”.

“L’idea dell’evento è individuare, attraverso l’approccio DfA, dei punti di convergenza tra settori economico-culturali diversi, per favorire un effetto moltiplicatore di valorizzazione e di attrattività delle risorse culturali, sia tangibili ed intangibili, che ambientali, che contribuiscono a definire le multiformi identità dei contesti locali – così Giuseppe Di Bucchianico che per l’Ateneo segue il progetto – L’obiettivo è garantire la maggiore accessibilità a livello sia fisico che culturale, per questo “design for all”, per tutti in  modo che nessuno possa sentirsi escluso. A tal fine sono invitati a partecipare le università, gli enti pubblici, le istituzioni culturali, gli stakeholder della cultura e del turismo (decisori, operatori economici e culturali, imprenditori HoReCa), i progettisti, i referenti delle associazioni di categoria, i partenariati della ricerca e della formazione. L’evento “Cultural Heritage tor All”, è articolato su tre modalità (convegno/dibattito, mostre e workshops). Il convegno internazionale si svolgerà nella giornata del 28 novembre, sarà articolato su tre sessioni tematiche: patrimonio tangibile: monumenti, opere d’arte, libri, città storiche, siti archeologici, artigianato artistico, moda, ecc. patrimonio lntangibile: rappresentazioni, espressioni, spettacoli, tradizioni, conoscenze, competenze, ecc. patrimonio naturale: paesaggi, aree naturali, flora, fauna, ecc. ogni sessione prevede un Keynote speech, alcune Best practices, e si conclude con un confronto dialogico tra due personalità del mondo culturale, politico o imprenditoriale, per individuare possibili contaminazioni tra settori economici ed ambiti culturali diversi, ponendo al centro la diversità umana e le sfide dell’inclusione. Il Workshop de1 29 novembre prevede anche una sezione di laboratori ed esperienze applicative sulle tematiche trattate nel convegno, per la trasmissione e la sperimentazione di strumenti e metodi DfA (learn by doing) e lo sviluppo di competenze e abilità specifiche riconducibili alle molteplici dimensioni del patrimonio culturale”.

“In Europa si afferma una nuova generazione di politiche culturali, più inclusive e sostenibili, che puntano a farne un laboratorio di sperimentazione e di innovazione, in cui il design assume un ruolo centrale così Jasmien Herssens, dell’università belga di Hasselt –  In questo contesto, il Design for All rappresenta una delle leve strategiche più importanti per rispondere, attraverso la valorizzazione della diversità umana, alle esigenze d’innovazione che emergono dal sistema economico-produttivo e socio-culturale europeo, nel quale il patrimonio culturale minore rappresenta un formidabile catalizzatore per il rilancio competitivo e la crescita economica dei territori e delle comunità”.

“Qualità e impegno positivo – conclude Raffaella Massacesi, fra i motori del convegno –Durante l’intero evento saranno inoltre allestiti brevi percorsi espositivi relativi ad iniziative che coniugano patrimonio culturale e Design for inclusion per cui dobbiamo impegnarci, soprattutto perché parte di una realtà dinamica e aperta al nuovo qual è Pescara, snodo strategico che agevola l’inizio di un nuovo modo di progettare e realizzare la vivibilità a 360 gradi”.

Info: www.chfa.eu

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