Ancona – Sono il 33% i parti cesarei nelle Marche; questo nel 2016. Il rapporto OASI 2018 redatto da Bocconi e CERGAS e pubblicato in questi giorni mostra che nelle Marche, come in altre regioni italiane, non ci sono stati miglioramenti, ossia una diminuzione auspicabile e raccomandata dalle istituzioni sanitarie nazionali e mondiali. Nel 1998 infatti i parti cesarei erano sempre il 33% dei parti in generale.
La percentuale a livello regionale è valutata soddisfacente dal Comitato LEA se corrisponde a un valore inferiore al 30% dei parti totali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è ancora più severa. Già nel 1985 fissava una soglia massima di 15 parti cesarei su 100 per periodo. A livello nazionale dal 2010 si registra una leggera diminuzione nel numero di cesarei, passando dal 38,2% di otto anni fa al 24% di oggi. La percentuale minore è in provincia di Trento con il 20% mentre la più alta è in Campania con il 59% dei cesarei.
Roberto Guidotti
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