giovedì, Maggio 16, 2024
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Ascoli Piceno, dopo la separazione vive ancora in roulotte: “Sedotto e abbandonato dai politici di turno”

ASCOLI PICENO – “Oggi chiudo per sempre. Sono molto stanco e visto che è arrivato il sole cercherò di andare un pò al mare, invece di fare campagna elettorale per persone che una volta elette si dimenticano di me. Non so quando riuscirò ad essere di nuovo padre”. Questo messaggio è pervenuto alla nostra redazione due giorni fa, dopodiché abbiamo contattato la persona in questione, residente in provincia di Ascoli Piceno, per farci raccontare quanto accaduto. “Nessuno fa nulla di concreto – ci ha spiegato – per risolvere situazioni che meriterebbero attenzione. Mi hanno chiamato in occasione della campagna elettorale, ma, finita questa, spariti tutti”.

Parliamo di un uomo che, dopo la separazione dalla moglie, e senza che gli sia consentito di vedere i figli, malgrado un dispositivo di tribunale abbia decretato per lui la possibilita’ di incontrarli tutti in giorni dalle 18.00 alle 20.00, e’ andato a vivere in roulotte. Non troppo lontano dalla casa popolare che ha ottenuto a suo nome, ma all’interno della quale ora vive la ex moglie con i figli, senza che per lui sia possibile chiedere un altro alloggio, in quanto il precedente era intestato a suo nome. Disoccupato, vive grazie alla pensione di invalidita’, e, da quanto è stato possibile apprendere, quantomeno ora, da poco, percepirebbe il reddito di cittadinanza.

Oltre al dolore della solitudine, di condizioni economiche e di salute precarie, di recente si e’ aggiunto un ulteriore problema. Minacce da parte di persone non identificate, mai viste in faccia, di cui ha udito solo la voce: “Ancora qua stai, la pagherai”. “Vattene, ti conviene”.  Bussano alla roulotte, poi si dileguano nel nulla.  “Presumo si tratti  – ha dichiarato il 58enne – di qualcuno che abita qui intorno, ma non riesco ad immaginare chi possa essere”. Le minacce ultimamente sono ormai all’ordine del giorno. “Non mi importa – dichiara l’uomo – , voglio solo rivedere i miei figli. Mia moglie ha fatto il lavaggio di cervello alle mie bambine e mio figlio, ultimamente, mi si e’ allontanato, mentre prima con me aveva un buon rapporto”.

Da tempo quest’uomo riesce a vedere i figli solo da lontano. Senza che gli sia concesso un rapporto vero con loro. In teoria avrebbe diritto, secondo quanto stabilito dal giudice, di vedere i figli (un ragazzo da tempo maggiorenne e due figlie minori) dalle 18 alle 20 tutti i giorni.  Ma ormai ha perso la speranza per quanto riguarda l’ipotesi di un intervento da parte delle autorita’ preposte in relazione al proprio diritto di incontrarli regolarmente.

“Io non ce l’ho con nessuno – racconta l’uomo – e sogno sempre di poter tornare a casa. Tuttavia, se questo non fosse possibile, vorrei solo avere l’opportunità di vedere i miei ragazzi”.

“Al momento – aggiunge – non posso dire di aver ricevuto un grande sostegno. Chiunque può commettere errori da vari punti di vista a livello personale. Ma, per quanto mi riguarda, posso solo dire di non aver mai alzato la voce a casa, nè tantomeno le mani. Non ho mai fatto mancare nulla a nessuno”.

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