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Catanzaro, sit-in per il Capitano Ultimo: “Ridategli la scorta”

Il 21 ottobre 2019, dalle 11 alle 13, i Vigili del fuoco di Catanzaro, insieme alla consigliera comunale del Comune di San Luca, la Dott.ssa Alessia Bausone, terranno un sit-in di solidarietà per il Colonnnello Sergio De Caprio (Capitano Ultimo) a Catanzaro in piazza Matteotti. L’iniziativa reca la sigla dell’USB (Unione Sindacale di Base), il cui coordinatore regionale è Giancarlo Silipo e di WFTU ( Federazione sindacale mondiale, in sigla FSM – in inglese World Federation of Trade Unions, sigla WFTU) .

Il sit-in, come anche molte altre iniziative che si stanno coordinando sul territorio nazionale, è teso a chiedere con forza la restituzione della scorta al Capitano Ultimo, che da sempre combatte la mafia e nel 1993 arrestò Totò Riina. Si tratta di un fatto di sicurezza nazionale, perchè i fatti dicono che la mafia non è stata sconfitta e quindi lasciare solo chi l’ha combattuta e la combatte vuol dire lasciare soli i cittadini, abbandonarli a loro stessi.

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Chi non ha dimenticato le gesta del Capitano Ultimo e intende sostenerlo nella battaglia sarà quindi lunedì in strada, di fronte alla Procura della Repubblica Italiana. Aderiranno le associazioni che si sono già costituite – altre sono in fase di costituzione – a sostegno del Colonnello Sergio De Caprio, perchè “è una battaglia che riguarda tutti noi, in quanto il Capitano Ultimo ha combattuto per noi e noi non possiamo non combattere per lui”.

Su change.org è stata avviata da tempo una petizione per il reintegro immediato della scorta al Capitano Ultimo, che sta facendo il giro dell’Italia e che sta ottenendo un plebiscito di firme. Aprendo il link, si legge: “La mafia prima ti lascia solo, e poi ti uccide. Evidentemente i Superiori del Col. De Caprio, che lo vogliono dietro ad una scrivania, demansionato, dequalificato e senza giusta tutela, non lo ritengono un bersaglio facile.

Ultimo non è un lacchè, un paggio, o un inserviente. E’ un servitore dello Stato. E la diffidenza che lo circonda, la sfiducia nei suoi confronti, i sospetti fatti circolare ad hoc da troppi anni ci devono preoccupare moltissimo. Essi lambiscono la sua reputazione. Mirano a distruggerlo personalmente e professionalmente. Bisogna sgombrare il campo, liberare da equivoci spiacevoli e insopportabili la sua nobile figura.

Abbiamo bisogno di rettitudine, equanimità, dirittura da chi ci governa. Ora basta. Date sicurezza, fiducia, e speranza a Ultimo. Difendetelo, proteggetelo, senza condizioni. Con la consapevolezza che l’Italia ha, nei confronti di Ultimo e dei suoi uomini, un debito di riconoscenza che non può avere comparazioni”.

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