martedì, Maggio 14, 2024
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Omicidio Desirèe Mariottini, quattro rinvii a giudizio

Quattro cittadini africani sono stati rinviati a giudizio per l’omicidio di Desirèe Mariottini, la 16enne violentata, drogata e abbandonata a se stessa nella notte tra il 18 e 19 ottobre del 2018. A decidere è stata il gup di Roma Clementina Forleo. Sui quattro pende l’accusa di omicidio, violenza sessuale di gruppo e spaccio di droga. Avrebbero abusato a turno della ragazza dopo averle fatto assumere droghe. Ad incastrarli anche tracce di Dna sul corpo di Desirèe.

Quella di Desirée, 16 anni, è stata una morte atroce: drogata con un mix di sostanze letali, stuprata per ore, per poi essere lasciata morire nello spazio occupato di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo, a Roma.

“Ho perso l’autobus, resto a Roma da un’amica”. Queste le ultime parole che Desirée ha detto alla nonna materna in una telefonata il 17 ottobre 2018 prima di sparire ed essere trovata morta. La ragazza viveva con la madre e la nonna, e una sorella più piccola, a Cisterna di Latina. Mercoledì 17 ottobre la giovane aveva chiamato la nonna materna, che insieme alla madre aveva cresciuto la ragazza. Da lì, l’orrore. L’autopsia ha successivamente confermato che Desirée Mariottini era vergine prima di essere violentata.

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