giovedì, Maggio 16, 2024
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Dream Team: una realtà d’eccellenza italiana, tutta al femminile. Le ultime sul Coronavirus

di Anna Maria Cecchini

ROMA – Il Premier Giuseppe Conte, accompagnato dal ministro della Ricerca Gaetano Manfredi, si è recato all’ospedale Spallanzani di Roma per incontrare il direttore sanitario e i ricercatori del team, già ribattezzato Dream Team, che hanno isolato il Coronavirus.

Il Premier incontra il Dream Team di ricercatrici dello Spalanzani

La visita è durata in tutto una ventina di minuti. Subito dopo è iniziato a Palazzo Chigi, il tavolo del governo con i rappresentanti dei gruppi di maggioranza e opposizione sul Coronavirus.

Il Presidente del Consiglio ed il ministro hanno voluto complimentarsi con le tre ricercatrici e i due collaboratori che sono riusciti nell’impresa: isolare il nuovo Coronavirus e aprire la strada allo sviluppo di terapie appropriate e di un vaccino. L’orgoglio italiano risponde al nome di Maria Rosaria Capobianchi, 67 anni di Procida, presiede il Laboratorio di Virologia dello Spallanzani dal 2000. Laureata in scienze biologiche e specializzata in microbiologia, è da sempre in prima linea nel coordinamento e allestimento della risposta di laboratorio alle emergenze infettivologiche in ambito nazionale, ha contribuito al riconoscimento dell’istituto quale centro di riferimento nazionale.

Poi c’è Concetta Castilletti, nata nel 1963 a Ragusa, responsabile dell’Unità dei virus emergenti, soprannominata come fa trapelare il direttore dell’istituto Giuseppe Ippolito, “mani d’oro”, specializzata in microbiologia e virologia. Alle due ricercatrici si unisce infine la trentenne Francesca Colavita. Da 4 anni precaria, lavora nel laboratorio di Virologia e Biosicurezza dopo diverse missioni in Sierra Leone per fronteggiare l’emergenza Ebola.

Ha partecipato anche a progetti di sicurezza e cooperazione allo sviluppo in Sierra Leone nel laboratorio installato presso il Princess Christian Maternity Hospital di Freetown. Alle tre donne si uniscono Fabrizio Carletti, esperto nel disegno dei nuovi test molecolari e Antonino Di Caro, che si occupa dei collegamenti sanitari internazionali.

La ministra Elena Bonetti: “la ricerca scientifica ha bisogno dell’intelligenza, del coraggio e della creatività delle donne”.

Anche la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha manifestato la propria gratitudine al Dream Team e si è congratulata pubblicamente su Facebook con le nostre ricercatrici sottolineando come, anche nella scienza, le donne diano il loro prezioso e determinante contributo. “Continuiamo a promuovere ed incentivare le giovani donne, ad intraprendere percorsi di formazione nelle materie Sterm, il futuro chiede il loro coraggio, la loro intelligenza, la loro creatività”.

Padova: pronto il test europeo per la diagnosi del Coronavirus 2019-nCoV. E’ molto sensibile e si colloca tra i migliori al mondo.

E’ pronto ed è italiano il test europeo per la diagnosi del Coronavirus, rispondente alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ stato ottenuto nel laboratorio di virologia dell’università di Padova, nell’ambito della rete di laboratori europei Envid (European Network for Diagnostics of “Imported” Viarl Dideases), specializzata nello studio dei cosiddetti “virus da importazione” come quelli di febbre del Nilo Occidentale e Dengue. Nel laboratorio di Padova, si è deciso di applicare la procedura,pubblicata recentemente da Christian Drosten, dell’Istituto di Virologia dell’Università “Charitè” di Berlino su www.eurosurveillance.org. Andrea Crisanti, responsabile del laboratorio, ha dichiarato che sono state utilizzate le nuove sequenze del Coronavirus, depositate nelle banche dati internazionali. Il test è molto sensibile e si colloca tra i migliori al mondo.

Veneto, Lombardia, Friuli, e Trentino chiedono l’isolamento per gli alunni di ritorno dalla Cina

Mentre gli ultimi numeri, relativi alla diffusione del contagio da Coronavirus in Cina, denunciano 17.200 casi, il numero dei morti per lo più concentrati a Wuhan è salito a 361 superando quello della Sars a Pechino (2002-03 ), a casa nostra i governatori leghisti del Nord e il presidente della Provincia autonoma di Trento, anche lui del Carroccio, firmano una lettera indirizzata al Ministro della Salute, in cui chiedono che il periodo di isolamento previsto per le persone che rientrano in Italia dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole, contrariamente a quanto previsto dalla circolare, diffusa venerdì, dai ministeri della Salute e della Istruzione.

L’intenzione del presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha preso l’iniziativa insieme al lombardo Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia e Maurizio Frugatti, Presidente della provincia di Trento è “solo di dare una risposta all’ansia dei genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”. Non hanno preso parte all’iniziativa, astenendosi dal firmare la lettera, il presidente della provincia autonoma di Bolzano e il presidente di turno della regione Trentino-Alto Adige, Arno Kompatscher.

Incontro a Palazzo Chigi tra il Premier Conte, il ministro Speranza e i capigruppo parlamentari al fine di fare il punto sulla strategia per fronteggiare il coronavirus.

La riunione si è aperta con la relazione del ministro Speranza e con un messaggio di gratitudine e stima per le ricercatrici che hanno isolato il Coronavirus. Il ministro ha anche ringraziato i rappresentanti dei partiti per il senso di responsabilità, che hanno dimostrato nei loro interventi. Infine, il ministro ha invitato a rimanere tutti uniti, per fronteggiare l’emergenza.

M5S : Nessuno alimenti la psicosi

I capigruppo al Senato e alla Camera Gianluca Perilli e Davide Crippa hanno ringraziato il governo, la Protezione Civile, tutto lo staff dello Spallanzani, il viceministro pentastellato Pierpaolo Sileri, rientrato da Wuhan, che si sono spesi per fronteggiare l’emergenza e hanno sottolineato che in questi casi la politica ha il dovere di non alimentare la psicosi e di riferire semplicemente le cose così come stanno.

Lega: non solo i porti ma chiudere Schengen

Non sono sufficienti i controlli nei porti, bisogna controllare anche le frontiere terra. In un confronto con il Premier, Eugenio Zoffili, presidente della commissione bicamerale Schengen, avrebbe manifestato la necessità di incrementare i controlli per tutelare i cittadini italiani e a tal fine ha già convocato il ministro Speranza per un’audizione in commissione.

Fi: noi ci siamo e facciamo squadra ma vogliamo protocolli corretti sopratutto sui nostri bambini.

Annamaria Bernini: “non sosteniamo l’iniziativa dei governatori del Nord, il problema è nazionale, non regionale e tale deve rimanere, ma vogliamo che i nostri bambini siano tutelati , perché questo significa proteggere anche noi genitori”. Bisogna garantire i 14 giorni di incubazione, non isolare o mettere in quarantena, ma eseguire i controlli seguendo un protocollo chiaro, perché il primo bambino che si ammala, potrebbe indurre i genitori, a tenere i bambini a casa.

Fdi: richiesta finestra vaccinale

Fancesco Lollobrigida deputato di Fdi : abbiamo chiesto il sostegno alle aziende colpite da questa emergenza e dal blocco dei voli. Abbiamo anche richiesto, di aprire una finestra vaccinale, per evitare il sovraffollamento nei pronto soccorso.

Leu con Loredana De Petris, presidente dei senatori ha chiesto di continuare a dare informazioni chiare per non alimentare la psicosi, l’isteria collettiva, la discriminazione.

Rientro in Italia del boeing KC 767 Ada Wuhan

Sono atterrati ieri mattina all’aeroporto di pratica di mare i 56 nostri connazionali. Un ragazzo di 17 anni, che si trovava ospite presso una famiglia, residente a 400n km di distanza da Wuhan, non si è imbarcato, perché al momento della partenza accusava qualche linea di febbre. I protocolli sanitari internazionali, vietano di salire a bordo, a chi presenta sintomi riconducibili al Coronavirus. Il ragazzo è seguito dal personale medico dell’ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L’unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.

Alessia Bartolini, la studentessa di Monte Urano, è ritornata in Italia

Tra i passeggeri del boeing anche la studentessa ed interprete 25enne di Monte Urano, bloccata ad Wuhan dall’epidemia, che ha fatto ritorno in Italia dopo un viaggio di 13 ore. Il veivolo militare è atterrato all’aeroporto di pratica di mare alle 10.00 circa. Alessia ha subito tranquillizzato i parenti ed amici con un messaggio: “Sto bene, ora ci portano in Caserma”.

Il G7 vuole coordinarsi : un virus non conosce né frontiere, né nazionalità.

I ministri della Salute dei Paesi del G7 hanno convenuto di coordinarsi “per quanto possibile nei consigli di viaggio e nelle misure di prevenzione del Coronavirus”. Questo coordinamento, afferma il ministro tedesco Jens Spahn, deve essere applicato anche nella ricerca su questo nuovo virus e nella cooperazione con l’Organizzazione mondiale della sanità , l’Ue e la Cina. Il ministro dovrà incontrare il suo omologo britannico Matt Hancock e successivamente il ministro francese Agnes Buzyn.

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