venerdì, Maggio 17, 2024
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Coronavirus, restare a casa: morto presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Varese

Coronavirus, l’Italia è ormai zona protetta, come ha affermato il Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa convocata d’urgenza nell’ambito della quale ha illustrato le direttive del decreto ribattezzato “Io resto a casa”.

Purtroppo il Coronavirus è colpito anche il nostro Paese e sono ogni giorno in aumento i casi di contagio, come anche purtroppo i decessi. Le vittime sembrerebbero essere principalmente gli anziani già affetti da altre patologie. Ma l’allerta deve essere alta anche per chi è di sana e robusta costituzione.

A causa dell’elevato contagio, gli esperti consigliano di restare in casa e di rispettare le norme di sicurezza indispensabili per la nostra salute e quella del prossimo.

A scaldare gli animi di molte persone, già profondamente turbate per questa delicata situazione, sono stati i prezzi esorbitanti di Amuchina e mascherine.

Prima della diffusione del virus tali prodotti avevano un costo accessibile a tutti.

Dopo lo svuotamento degli scaffali, sono stati numerosi gli italiani che hanno provato a cercare il gel per le mani e le mascherine su vari siti di acquisti on-line con il risultato che questi hanno subito  un’elevata variazione dei costi.

Di conseguenza, oltre alla tensione per il Coronavirus è salita tra gli italiani anche un profondo senso di indignazione.

Il disinfettante-gel per le mani venduto in bocchette tascabili (e non) è stato in effetti praticamente introvabile per giorni come le mascherine, con farmacie e supermercati presi d’assalto. Tuttavia, a smentire l’ipotesi che ci sia stato un aumento dei prezzi ingiustificato, denunciato dalle associazioni di consumatori, è stata direttamente l’Istat.

A febbraio si è registrato un forte incremento delle vendite di prodotti igienizzanti a causa dell’emergenza Coronavirus, senza però tensioni sui prezzi, ha precisato l’Istat nella conferenza stampa sull’inflazione di febbraio, precisando che le rilevazioni arrivano però fino a domenica 23 (quando cioè erano già comparsi i primi casi nelle zone rosse). “C’è un forte aumento delle quantità vendute – spiegano – ma non ci sono stati aumenti dei prezzi”.

Nel frattempo ci giunge la notizia che il presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Varese e medico di base a Busto Arisizio (Varese) Roberto Stella, 67 anni, è morto la notte scorsa all’ospedale di Como, dove era ricoverato per insufficienza respiratoria dopo aver contratto il Coronavirus. La notizia è stata confermata dal sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli.

Inoltre si dibatte sulla possibilità di accogliere la richiesta di una ulteriore stretta in Lombardia. La richiesta della Lombardia di “chiudere tutto” per contenere il più possibile il contagio da coronavirus “ha senso, la pressione sul servizio sanitario regionale lombardo è spasmodica”. Ma la misura “che potrebbe essere proporzionata per la Lombardia”, visto che “è per l’Italia quello che Wuhan era per l’Hubei”, “non lo è per il resto del Paese, in particolar modo per le regioni centromeridionali dove questa situazione ancora non c’è”, dice Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, parlando su Radio Capital. Ieri, al ventesimo giorno dell’era del coronavirus, l’Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la quota simbolo di 10mila contagiati, 1.004 dei quali guariti, e fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo giorno, 135 dei quali in Lombardia.

É bene ricordare per tutti che è indispensabile seguire le norme base per gestire l’emergenza Coronavirus, come:

* Lavare spesso le mani con sapone o gel a base alcolica.

*Stare a distanza di un metro gli uni dagli altri.

* Evitare i contatti ravvicinati e luoghi affollati.

* Non toccare occhi naso e bocca con le mani.

* Mettere sempre un fazzoletto davanti la bocca in caso di tosse e starnuti

* In caso di febbre (sopra a 37.5) contattate il medico di base.

Infine, è necessario restare in casa per la sicurezza di tutti e per rispetto di medici ed infermieri che, senza sosta, curano i pazienti affetti da Coronavirus.

Elisa Cinquepalmi

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