mercoledì, Maggio 15, 2024
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Anticipazioni per “La guerra segreta” del 20 marzo alle 21.10 su RAI STORIA: i Leoni di Giuda

Anticipazioni per “La guerra segreta” del 20 marzo alle 21.10 su RAI STORIA: i Leoni di Giuda

Atti di coraggio e slanci di eroismo, ma anche “scommesse” con la morte, doppi giochi e tradimenti. Tutti rigorosamente segreti. E tutti parte di una guerra sotterranea che si combatté parallelamente alla Seconda Guerra Mondiale: la guerra degli agenti segreti dei diversi Stati. Storie raccontate dalla nuova serie “La guerra segreta” in onda in prima visione da venerdì 20 marzo alle 21.10 su Rai Storia. 
Il primo dei tredici episodi torna al 1942: l’esercito britannico è bloccato in una lotta mortale che lo costringe ad andare avanti e indietro nel deserto nordafricano con l’Afrika Korps di Erwin Rommel. E qui agisce lo Special Interrogation Group: circa 40 volontari ebrei di lingua tedesca, provenienti dalla Palestina, pronti a rischiare l’esecuzione immediata per colpire i nazisti dietro le linee di fronte. Svolgono un lavoro molto pericoloso: fingere di essere tedeschi dietro le linee nemiche estorcendo informazioni e compiendo atti di sabotaggio. La loro prima sfida è di crearsi alias convincenti per se stessi. Per raggiungere questo obiettivo, catturano due soldati dell’Afrika Corps, che prima della guerra sostenevano di essere simpatizzanti comunisti, che li istruiscono nelle minuzie delle routine dell’Afrika Corps, persino insegnando loro “il passo dell’oca”. Uno di questi è Herbert Bruekner, allora ventenne. Di lui gli uomini del Sig non si fidano del tutto e i fatti dimostreranno quanto sia fondato il loro sospetto.
Un altro episodio che coinvolge il Sig avviene nel settembre 1942 quando il gruppo prende parte al raid senza successo su Tobruk, dove fingono di essere parte della polizia militare tedesca a guardia di tre camion di prigionieri di guerra britannici per fermare i convogli tedeschi e raccogliere informazioni sui movimenti delle truppe. In seguito, confluiscono nei Pioneer Corps e costruiscono gran parte delle infrastrutture e degli aeroporti necessari dopo il D Day. Alla fine della guerra entrano a far parte dell’amministrazione della Germania occupata e contribuiscono all’identificazione e all’eliminazione dei funzionari nazisti. 

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