Cosa troviamo nell’uovo di Pasqua di quest’anno? Di solito si tratta di cose gradite, qualche volta inutili. E nel 2020, funestato dal Covid-19? Intanto prestissimo in commercio il test che permetterà alle persone di scoprire se si è immuni al Coronavirus: è stato creato per rilevare la presenza di anticorpi nelle persone guarite.
Elaborato in Italia dalla multinazionale di diagnostica DiaSorin, dopo settimane di studio e sperimentazioni con i ricercatori del Policlinico San Matteo di PAVIA sembra essere pronto alla diffusione.
E’ quindi in arrivo la “patente” di immunità per quella che viene definita la “fase 2” dell’epidemia da Covid-19. Come detto poco fa, sono stati completati all’Irccs Policlinico San Matteo – il cui direttore generale è Carlo Nicora , già dg dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico, effettuati dai ricercatori del San Matteo e della DiaSorin, l’azienda che ha messo a disposizione il kit per il test. Si ritiene che già entro 10 giorni si possa arrivare alla commercializzazione in tutta Italia.
In questo modo chi si è ammlato ed è poi guarito, ed ha quindi sviluppato gli anticorpi, potrà ricevere la patente d’immunità. La patente certifica che il soggetto non può ammalarsi una seconda volta, rimane però ancora in fase di studio l’eventualità che questi soggetti siano ancora contagiosi. In seguito, per sapere quanto possa durare l’immunità, sarà necessario sottoporsi nuovamente al test a distanza di mesi o di anni.
Il funzionamento del test è piuttosto semplice: viene effettuato un prelievo del sangue e viene confrontato con la proteina sintetica prodotta a partire dal Sars-Cov-2. A seconda del legame che si crea tra le due parti è possibile capire se l’individuo ha sviluppato gli anticorpi “killer” o meno.
Un’altra nota positiva è che il test sarà accessibile a tutti: costerà solamente 5 euro e fornirà i risultati entro massimo 60 minuti.
RD Leo
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