mercoledì, Maggio 15, 2024
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Coronavirus, torna a Bergamo paziente ricoverato a Colonia

Ancora a Colonia fino a pochi giorni fa, a poche ore di distanza dal suo rientro in Italia, Giuseppe Vavassori è sopraffatto dai sentimenti. Quando gli viene chiesto che cosa provi al pensiero di rivedere la sua famiglia, risponde con un filo di voce e qualche lacrima solca il suo viso. A riportare la notizia i media locali. Giuseppe Vavassori, 64 anni, aveva contratto il Coronavirus nel corso di un funerale a Bergamo ed era poi stato ricoverato a Colonia, in Germania, dove ha combattuto tra la vita e la morte per circa tre settimane. Martedì 21 aprile ha fatto finalmente rientro nella sua città natale.

Vavassori ha avuto sempre a che fare con la morte visto il lavoro che svolgeva per una agenzia funebre, ma l’ha vista davvero in faccia dopo essere stato contagiato nel corso di un funerale quando Bergamo è diventata l’epicentro italiano della diffusione del virus.

Il servizio funebre, quel giorno, era stato officiato proprio per una persona deceduta a causa del Covid-19.

Vavassori ha sviluppato la febbre ed è andato in ospedale dopo una settimana, dove è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. Le cose non andavano bene per il 64enne. Ma poi lo stato del Nord Reno-Westfalia ha offerto all’Italia la possibilità di accogliere i malati italiani di coronavirus ed i medici di Bergamo hanno optato per questa opzione per Vavassori.

” Siamo contenti che sia andato in Germania perché lì c’è molto più personale “, ha detto la nipote.

Per tre settimane, mentre la famiglia non aveva notizie da lui, Vavassori ha combattuto per la sua vita nel reparto di terapia intensiva della clinica universitaria di Colonia. Le sue condizioni peggioravano progressivamente. Poi, finalmente, la svolta.

” Sta reagendo molto bene al momento ” , affermava in quel frangente il Dr. Boris Böll, medico di terapia intensiva presso l’ospedale universitario di Colonia. 

Il 64enne deve ora essere nuovamente collocato in ospedale, ma almeno, ora, è vicino alla sua famiglia. 

Saluta di nuovo, poi Giuseppe Vavassori vola a casa, finalmente sereno come non lo era da tempo.

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