San Benedetto del Tronto – Un estate diversa da tutte le altre quella del 2020 per il turismo e molto penalizzata per i motivi già abbondantemente noti. E quella sambenedettese? Anche qui si arranca con molta fatica e risultati insoddisfacenti.
“Per quanto riguarda giugno e luglio le previsioni erano purtroppo facilmente prevedibili: nella maggior parte dei casi le strutture sono rimaste chiuse fino alla fine di giugno e inizio luglio. Il mese di luglio ha registrato una flessione media di circa il 50%” afferma Luciano Pompili Presidente di Federalberghi e albergatore sambenedettese. Agosto sembra andare leggermente meglio anche se sarà sempre inferiore rispetto al passato.
“Sì il mese di agosto sembra più incoraggiante; si potrebbe ipotizzare una perdita “solo” per così dire del 20 % – prosegue – Pompili. Purtroppo non si prevede niente di meglio per settembre a differenza di qualche aspettativa troppo ottimistica”.
Che cosa manca a San Benedetto rispetto a Senigallia, nell’ormai canonico e probabilmente inutile paragone degli ultimi anni? “Senigallia ha un numero di villaggi e campeggi che a San Benedetto non ci sono. Il paragone a livello di presenze non ha molto senso. Anche se – ipotizza Pompili – per questo tipo di vacanze ci sentiamo di azzardare che probabilmente proprio villaggi e campeggi potrebbero risultare meno penalizzanti del previsto, proprio per la tipologia di vacanza “all’aria aperta” che permette più autonomia e costi più contenuti”.
Anche gli stranieri sono rimasti alla larga; si pensa a un crollo del 90%. Nessuna sorpresa comunque.“Questo lo sapevamo sin dall’inizio” conclude Pompili.
Insomma quest’estate rimarrà segnata per sempre dal Covid-19. Quello che ci aspetta prossimamente è ancora chiaramente tutto da vedere.
Roberto Guidotti
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