mercoledì, Maggio 15, 2024
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Come smaltire in modo innovativo mascherine e guanti: il progetto di A.I.F.A.B onlus

Un progetto dell’A.I.F.A.B ONLUS per lo smaltimento di mascherine e guanti usati per il Covid e per la disinfezione a monte utilizzando un particolare cassonetto con ozonoficatore.

Secondo uno studio, in fase 2 ne utilizzeremo un miliardo al mese in tutta Italia. Lo smaltimento delle mascherine sarà un’ardua sfida da affrontare per la salute pubblica e per l’ambiente.

Si tratta di un numero impressionante e relativo al fabbisogno nazionale stimato per la fase 2. Parliamo di una montagna di dispositivi di protezione individuali, potenzialmente utili per tenere a bada il virus nei futuri mesi di convivenza, ma che pongono un problema di smaltimento, con la necessità di limitare al minimo i rischi per l’ambiente e per la salute pubblica.

Ma, considerando quante ne dovremo utilizzare, sarebbe possibile riciclare le mascherine e i guanti? Riciclare le mascherine sì, ma con cautela. “Riciclare le mascherine in questa fase è assolutamente fuori discussione – spiega Mario Grosso, professore associato in gestione e trattamento dei rifiuti solidi al Politecnico di Milano – . Al di là delle difficoltà tecniche a cui andremmo incontro, dobbiamo considerare il rischio legato alla movimentazione e alla manipolazione di dispositivi potenzialmente infetti. Senza dimenticare che una parte dei componenti delle mascherine è costituito da polimeri plastici: materiali sui quali la Covid-19 riesce a resistere più a lungo”.

Ecco quindi un progetto della associazione abruzzese A.I.F.A.B onlus. L’associazione, oltre a sensibilizzare sull’utilizzo di una raccolta differenziata di questi pericolosi rifiuti potenzialmente contaminati, sta studiando varie soluzioni di ina bonifica a monte dei rifiuti come mascherine e guanti, disinfezione da fare direttamente nel cestino o cassonetto, attraverso un piccolo erogatore di ozono disposto all’interno, alimentato a batteria a 12v ricaricabile con un piccolissimo pannello solare, una soluzione realizzabile secondo l’associazione con poche decine di euro.

L’associazione, presieduta da Mauro Pizzingrilli. ha inoltre arruolato un buon numero di volontari, Angeli Verdi o Green Angel, che si occupano di vigilare e sensibilizzare a non disperdere dispositivi anti-covid come mascherine e guanti.

Il progetto è mosso da un massiccio servizio di volontariato, attualmente possibile nelle Marche edi in Abruzzo. I Green Angel saranno presenti in località turistiche di ogni genere, all’interno di parchi o siti particolarmente frequentati, si occuperanno della raccolta dei dispositivi come mascherine e guanti anti covid usati gettati per terra, che saranno raccolti con la massima cautela e saranno inseriti in appositi contenitori portabili con ozonoficatore all’interno, per limitare il rischio di contaminazione.

Lo stesso servizio sarà possibile anche fuori dai centri commerciali, in questo caso per contratto, il centro commerciale o negozio, dovrà fornire all’associazione pacchi alimentari e beni di prima necessità per le famiglie bisognose associate.

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