martedì, Maggio 14, 2024
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Popolazione minorile in calo: i numeri dei comuni nelle Marche

Popolazione minorile in calo: i numeri dei comuni nelle Marche

Ancona – L’Italia è il paese europeo con l’età mediana più alta, pari a 46,7 anni nel 2019 secondo i dati Eurostat. Un dato che trova spiegazione anche nel calo demografico, che nel corso del tempo ha colpito il nostro paese causando una grave riduzione del numero di bambini e ragazzi tra 0 e 17 anni. Sono 318.638 minori in meno dal 2012 al 2019 in Italia. Una variazione del -3,19%, di una fascia di popolazione che è essenziale per la vitalità di un paese.

Vediamo ora i numeri della regione Marche forniti dal sito https://www.openpolis.it/

Qui il calo è del 5,32%, nettamente superiore a quello del dato nazionale. Ora approfondiamo i numeri dei maggiori centri della regione con la tabella che segue:

Ancona-2,86%
Pesaro-4,06%
Fano-6,35%
Ascoli Piceno-12,18%
San Benedetto del Tronto-4,20%
Senigallia-1,34%
Civitanova Marche4,60%
Macerata0,34%
Jesi0,59%
Fermo-5,34%
Osimo1,88%
Fabriano-5,82%
Porto Sant’Elpidio-0,46%
Falconara Marittima-9,92%
Recanati-4,48%
Dati aggiornati al 2019

Come si vede, risalta il dato di Ascoli Piceno che perde molta parte della cittadinanza giovane. Al contrario è Civitanova Marche ad aumentare la popolazione giovanile, ma non a discapito del capoluogo Macerata, che mantiene lo stesso numero di ragazzi residenti.

A livello regionale la palma negativa va a Castelsantangelo sul Nera con il 50% in meno di bambini e ragazzi. In questo caso è facile ritrovare le motivazioni nel sisma del 2016 e la difficile ricostruzione in atto. Al contrario l’incremento maggiore lo registra Sefro in provincia di Macerata con il 26,53% di aumento, anche se visto il basso numero di abitanti, il paese è stato “ringiovanito” da solo 13 ragazzi in più rispetto agli anni precedenti.

Quali sono le cause della riduzione della popolazione minorile?  Non è semplice fornire una risposta anche se il fenomeno è strettamente legato alle condizioni di vita, alle opportunità economiche e sociali, ai servizi accessibili in un determinato territorio. Fattori che, in particolare in Italia come abbiamo visto, possono variare ampiamente tra regioni, province e comuni diversi.

Roberto Guidotti

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