mercoledì, Maggio 15, 2024
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Anticipazioni per i Grandi Sceneggiati in TV di Durrenmatt del 30 ottobre alle 15.30 su RAI 5: “Il sospetto”

Anticipazioni per i Grandi Sceneggiati in TV di Durrenmatt del 30 ottobre alle 15.30 su RAI 5: “Il sospetto

Per i Grandi Sceneggiati in TV in onda oggi venerdì 30 ottobre alle 15.30 su Rai 5 Il sospetto” di Friedrich Dürrenmatt nell’adattamento di Diego Fabbri per la regia di Daniele D’Anza e con Paolo StoppaAdolfo Celi e Mario Carotenuto nella versione andata in onda nel 1972 sulla Rai.

Il sospetto (Der Verdacht) è un romanzo di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel 1953. Può considerarsi il seguito de Il giudice e il suo boia del medesimo autore.

Il commissario Hans Bärlach della Polizia di Berna si trova nella sua stanza all’ospedale di Salem (presso Berna) quando s’imbatte in una foto pubblicata sulla rivista Life: essa mostra un chirurgo di nome Nehle nell’atto di operare senza narcosi un ebreo nel campo di concentramento di Stutthof, vicino Danzica.

Nonostante il volto del dottor Nehle sia in gran parte coperto dalla mascherina, il dottor Samuel Hungertobel, amico del commissario, crede di riconoscere un suo collega ai tempi dell’Università, di nome Emmenberger, ma allontana subito quest’ipotesi, ricordando che in quel periodo Emmenberger si trovava in Cile.

Il sospetto che il dottore gli ha insinuato spinge comunque il commissario Bärlach ad indagare sulle possibili relazioni tra Nehle ed Emmenberger, nonostante sia costretto a letto (i medici gli danno un anno di vita) ed il suo incarico come commissario stia per terminare per sopraggiunti limiti d’età.

Scartata l’ipotesi che Nehle ed Emmenberger siano la stessa persona (nonostante la marcata somiglianza, anche nei dettagli, che Hungertobel conferma), il commissario si convince che Emmenberger e Nehle si siano scambiati i ruoli: Emmenberger entrò a Stutthof come dottor Nehle, mentre il vero Nehle andò in Cile, da dove spedì alcuni articoli scientifici sotto il nome di Emmenberger; terminata la guerra, Emmenberger riprese il suo vero nome ed aprì una clinica di lusso a Zurigo (la Sonnenstein), e costrinse Nehle ad inscenare il suicidio per ingestione di acido prussico.

Deciso a verificare la sua ipotesi, il commissario decide di farsi ricoverare a Sonnenstein sotto il falso nome di Kramer. Ben presto, però, il commissario capisce di essere stato scoperto: una dottoressa della clinica, Edith Marlock, che diventò l’amante di Emmenberger a Stutthof per scampare alla morte, conferma a Bärlach la sua ipotesi, ma gli rivela anche che lei ed il dottore conoscono la sua vera identità e conoscono il motivo per cui egli si è fatto ricoverare.

Bärlach viene anche a sapere che il suo piano di pubblica denuncia è fallito: Fortschig, un poeta e drammaturgo fallito al quale il commissario aveva chiesto di pubblicare un articolo di denuncia contro Emmenberger sulla sua rivista, l’Apfelschuss, è stato assassinato.

In una drammatica conversazione, Emmenberger gli rivela di essere lui il mandante (i suoi omicidi vengono eseguiti da un nano che trae vantaggio dalla propria statura ridotta per non farsi vedere e per penetrare nelle stanze delle vittime nei modi più improbabili); gli annuncia, inoltre, che è deciso ad ucciderlo attraverso un’operazione senza narcosi, allo stesso modo in cui uccide tutti i ricchi clienti della sua clinica. Tuttavia, all’ora stabilita per la fatale operazione, non si presenta Emmenbeger ma Gulliver, un ebreo amico del commissario che scampò più volte alla morte in numerosi campi di concentramento, compreso quello di Stutthof: fu lui a scattare la foto a Emmenberger/Nehle e fu lui l’unico a sopravvivere alle sue operazioni senza narcosi.

Rivela a Bärlach che ormai non deve più temere Emmenberger, perché «colui di cui tu chiedi non è più. […] L’ho ucciso, così come tanto tempo fa, in una stanzaccia di Amburgo è stato ucciso Nehle».

Una grande pace riempie allora il cuore del commissario mentre Hungertobel, nel frattempo venuto a riprenderlo, lo riconduce nella clinica bernese.

Il sospetto nell’adattamento in onda oggi pomeriggio è uno sceneggiato televisivo poliziesco del 1972 diretto da Daniele D’Anza e suddiviso in due puntate trasmesse dalla RAI sul Programma Nazionale (RAI 1). Tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1953 da Friedrich Dürrenmatt, è stato adattato per il piccolo schermo da Diego Fabbri.

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