giovedì, Maggio 16, 2024
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Il lato chiaro del web: una storia di amicizia e coraggio sui social

Il lato chiaro del web: una storia di amicizia e coraggio sui social

Nei giorni scorsi una 12enne fiorentina, tramite i propri genitori, ha segnalato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze la preoccupazione per una ragazza, anche lei minore, che aveva conosciuto virtualmente su un social network e che aveva riferito di vivere in Francia.
Dopo i primi contatti, le due ragazze avevano iniziato a parlare, scegliendo come lingua in comune l’inglese, delle loro vite e, con il tempo, era nata un’amicizia. Forse l’uso dei nick name aveva reso più facile condividere liberamente idee ed emozioni, senza paura di giudizio, ma piuttosto alla ricerca di comprensione e sostegno.

Con il trascorrere dei giorni, la ragazza fiorentina era venuta a conoscenza di una situazione di forte disagio familiare dell’altra giovane ed aveva cercato, con il sostegno dei propri genitori, di aiutare la sua amica virtuale con parole di vicinanza e conforto.
Improvvisamente, il 5 febbraio scorso, dopo due mesi di messaggi social, la ragazza francese aveva interrotto le comunicazioni quasi quotidiane e di qui era nata la preoccupazione su che cosa potesse esserle successo.
L’8 febbraio, ricevuta la segnalazione, la Polizia Postale ha attivato canali di cooperazione internazionale di Polizia che hanno consentito di rintracciare la giovane in Francia, verificare che stesse bene e di far intervenire le Autorità competenti per prendersene cura.

Nel pomeriggio di ieri, il Prefetto di Firenze Alessandra Guidi e il Questore di Firenze Filippo Santarelli insieme alla Dirigente del Compartimento Polizia Postale Toscana Alessandra Belardini hanno incontrato in Prefettura la ragazza fiorentina accompagnata dalla madre, perché il coraggio dimostrato non passi inosservato e perché essere vicini agli altri è una scelta sempre degna di essere fatta.

Questa è una storia di un’amicizia nata sul web, che ancora continua tra le due ragazze. Una storia che dimostra come fare squadra tra adulti e minori è la strada vincente. Ed è anche una storia che ricorda a tutti che la realtà virtuale può essere fonte di rischi, ma egualmente di opportunità: un potentissimo mezzo in grado di accorciare le distanze fisiche, che rende più facile non sentirsi soli e, come hanno dimostrato i fatti, non esserlo nella realtà vera.

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