mercoledì, Maggio 15, 2024
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Giacomo Massimiani: nuovo passo avanti per il ritorno dell’Ufficio delle Dogane a San Benedetto

Giacomo Massimiani: nuovo passo avanti per il ritorno dell’Ufficio delle Dogane a San Benedetto

APPROVATA all’UNANIMITA’ in CONSIGLIO la MOZIONE di GIACOMO MASSIMIANI: NUOVO PASSO AVANTI per il ripristino dell’UFFICIO DOGANALE  AUTONOMO a SAN BENEDETTO del TRONTO

Nuovo ed importante successo stamattina in Consiglio Comunale per il progetto di ripristino di un Ufficio Doganale autonomo a San Benedetto del Tronto. E’ stata infatti approvata all’unanimità con l’importante sostegno anche dell’opposizione la mozione presentata da Giacomo Massimiani, Coordinatore Comunale  di Fratelli d’Italia a San Benedetto che impegna l’amministrazione cittadina a richiedere il ritorno dell’Ufficio delle Dogane nella sua sede storica nell’area portuale della città.

Questo risultato giunge dopo un lungo lavoro svolto per conseguire tale obiettivo: infatti riprende l’azione intrapresa co la prima mozione proposta da Massimiani nel luglio 2019 ed approvata anch’essa all’unanimità dal Consiglio comunale contro il declassamento dell’Ufficio doganale con il depotenziamento delle funzioni amministrative e l’allungamento dei tempi per fornire i servizi necessari alle aziende che operano con l’estero derivante da una fallimentare riorganizzazione che aveva accentrato le posizioni organizzative dell’Agenzia delle Dogane presso la Direzione Centrale di Roma e quelle direzioni interregionali, penalizzando le strutture operative di prima linea come San Benedetto. 

La nostra redazione ha intervistato nel pomeriggio il promotore della mozione approvata oggi, chiedendogli un commento sull’importante risultato conseguito:

 ”Alla mia ovvia soddisfazione per l’approvazione della mozione si affianca la volontà di ringraziare di cuore tutti i consiglieri comunali che hanno voluto appoggiare questa battaglia sacrosanta.  Si pensi solo che nel territorio emiliano e marchigiano, facente capo alla Direzione doganale di Bologna, su 14 posizioni organizzative doganali assegnate ben 13 sono state dislocate in Emilia-Romagna e solo 1 nelle Marche, presso l’Ufficio di Ancona, escludendo di fatto Civitanova Marche e San Benedetto: tutto il centro-sud delle Marche con il suo polo manifatturiero e calzaturiero, oltre che portuale, rimane scoperto. Tale grave anomalia venne censurata già nel 2019 anche dalla interrogazione presentata in Commissione Finanze della Camera dal gruppo di Fratelli d’Italia con primo firmatario l’On. Acquaroli, attualmente Presidente della Regione, che ottenne una risposta dilatoria. L’azione parlamentare di denuncia di tali gravi carenze organizzative – acuite dal notevole incremento delle operazioni doganali derivanti dall’avvenuta applicazione effettiva della Brexit dall’inizio di quest’anno – è stata ripresa il mese scorso in parlamento dalla deputata sanbenedettese di Fratelli d’Italia On. Lucia Albano, con ulteriore interrogazione in Commissione e richieste di chiarimenti.

Fratelli d’Italia a San Benedetto intende proseguire l’impegno contro il depauperamento della struttura doganale cittadina, e ribadisce i propri obiettivi manifestando grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione consiliare che chiede il ritorno a San Benedetto di una struttura dirigenziale autonoma per le provincie di Ascoli e Fermo che era validamente presente sul territorio fino al 2010. La nostra iniziativa vuole dare una risposta concreta alle pressanti richieste di rapido ed efficace sostegno amministrativo che giungono dalle piccole e medie aziende manifatturiere del bacino Piceno, dalle imprese che operano nel settore vitale della logistica e dei trasporti e dalle società di consulenza doganale che aiutano le nostre imprese a competere sui mercati internazionali sempre più competitivi, ed a consentire la valorizzazione e l’affermazione del “Made in Italy” e del “Made in Marche”.

Voglio ribadire infine il mio ringraziamento per l’appoggio di tutte le forze politiche, economiche e sociali della città mirato al ripristino dell’ufficio autonomo doganale del territorio Piceno che ritorni nella sua sede storica presso il porto di San Benedetto, affinchè possa riprendere a svolgere a pieno titolo la sua funzione di presidio e di sostegno di tutto il tessuto produttivo”.

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