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Il film consigliato stasera in TV: “Revenant – Redivivo” sabato 3 aprile 2021

Il film consigliato stasera in TV: “Revenant – Redivivo” sabato 3 aprile 2021 alle 21:30 su TV 8

Revenant – Redivivo (The Revenant) è un film del 2015, diretto, co-scritto e co-prodotto da Alejandro González Iñárritu con Leonardo DiCaprio, affiancato da Tom Hardy, Will Poulter e Domhnall Gleeson.

Scritto dallo stesso Gonzalez Inarritu e da Mark Lee Smith e distribuito dalla20th Century Fox, è in parte basato sul romanzo Revenant – La storia vera di Hugh Glass e della sua vendetta (2002, edito in Italia da Einaudi nel 2014) di Michael Punke ed è parzialmente ispirato alla vita del cacciatore di pelli Hugh Glass, vissuto a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento e che, nel 1823, durante una spedizione commerciale lungo il Missouri, fu abbandonato in fin di vita dai suoi compagni, riuscendo a sopravvivere. Il soggetto è già stato usato da un’altra pellicola, Uomo bianco, va’ col tuo dio! (Man in the Wilderness) del 1971, così da poter considerare Revenant un remake dello stesso.

Il film, che vede come protagonista Leonardo DiCaprio, affiancato da Tom Hardy, Will Poulter e Domhnall Gleeson, ha vinto molti premi: 3 Golden Globe su 4 nomination, 5 premi BAFTA su 9 nomination e 3 Premi Oscar su 12 candidature ottenute, incluso il premio come “Miglior attore protagonista” a Leonardo DiCaprio, che con questo film ottiene la sua prima vittoria agli Oscar.

«Io non ho più paura di morire ormai. Sono già morto.»
(Hugh Glass al capitano Henry)

Nord Dakota, 1823: il trapper Hugh Glass, assunto come guida per una battuta di caccia alla ricerca di pelli e pellicce, sfugge a un attacco di indianiArikara, durante il quale vengono uccisi 33 uomini della spedizione. Con lui si salvano una dozzina di uomini, tra cui anche il figlio adolescente Hawk, avuto dalla moglie, una donna Pawnee, uccisa anni prima durante un attacco di soldati statunitensi al loro villaggio indiano. Preoccupati dal fatto che gli indiani siano sulle loro tracce, gli uomini (su consiglio di Glass stesso) abbandonano la barca su cui stanno ridiscendendo il fiume, nascondono le pelli salvate dall’attacco degli indiani e decidono di tornare al loro villaggio a piedi, preferendo la prospettiva di settimane di cammino al freddo alla possibilità di venire accerchiati e attaccati lungo il corso del fiume.

Sulla via del ritorno Glass viene attaccato e gravemente ferito da una femmina di orso grizzly, particolarmente aggressiva in difesa dei cuccioli. Glass, nonostante la grande quantità di ferite subite, riesce ad abbattere l’animale, colpendolo dapprima con una fucilata e successivamente con il suo coltello. Il comandante della missione, Capitano Henry, pur soccorrendolo, medicandolo e cercando in tutti i modi di curarlo, lo crede in punto di morte e anche i compagni di viaggio credono che lo sventurato possa sopravvivere solo per alcuni giorni. Non essendo trasportabile, gli uomini della spedizione lo lasciano in compagnia del figlio Hawk, del giovane e premuroso Bridger e del cacciatore Fitzgerald, ordinando ai tre di vegliarlo sino all’ultimo momento, per poi dargli una degna sepoltura.

Fitzgerald, che è rimasto unicamente per la ricompensa in denaro promessa dal capitano, si dimostra spietato e insofferente. Approfittando dell’assenza dei due ragazzi, il cacciatore, dopo aver istigato al suicidio Glass, facendo leva sul fatto che la sua morte avrebbe comportato maggiori possibilità di sopravvivenza per il figlio, cerca di soffocarlo per poter tornare all’accampamento il prima possibile e poter ritirare il compenso di 300 dollari pattuito per la loro sorveglianza; viene tuttavia scoperto da Hawk, che tenta di fermarlo, venendo a sua volta accoltellato a morte dal cacciatore. Tutto questo sotto gli occhi del moribondo Glass che, debilitato dalle ferite, non ha potuto fare niente per il giovane figlio. Fitzgerald nasconde quindi il cadavere del ragazzo e inganna Bridger, dicendogli di aver perso di vista Hawk, e di aver dovuto abbandonare l’indifeso Glass in una fossa improvvisata dopo aver scorto una ventina di Arikara a poca distanza.

Glass però, dopo essere uscito a fatica dalla fossa e aver giurato vendetta sul corpo del figlio, comincia a trascinarsi per i boschi, cercando di sopravvivere con ogni mezzo. Incrocia più volte gli Arikara a cavallo, sfuggendo alla cattura anche grazie alla propria fortuna. Dopo giorni trascorsi tra stenti e gelide tormente, Glass viene sfamato e curato da un solitario indiano Pawnee – che ha perso anch’egli la sua famiglia e vuole ricongiungersi con la sua tribù – con il quale stringe amicizia. I due proseguono insieme il loro viaggio verso sud, finché non vengono sorpresi da una tormenta di neve. Glass, debilitato dalle ferite in suppurazione, viene curato dall’indiano e lasciato al riparo sotto una capanna improvvisata, dove l’uomo può riposare, riscaldarsi e proseguire il processo di guarigione.

Al risveglio Glass, rimasto solo, prosegue nel suo cammino, finché si imbatte in un gruppo di cacciatori francesi che avevano appena impiccato il suo compagno indiano. Scopre inoltre che il gruppo di uomini aveva rapito la figlia di un capo arikara. L’uomo cerca di rubar loro il cavallo che era stato sottratto all’amico indiano, per riprendere il suo solitario cammino, ma viene scoperto; durante la sua precipitosa fuga uccide tre cacciatori francesi, riuscendo anche a far fuggire la donna, che prima di scappare evira il capo-spedizione francese da cui era stata in precedenza violentata. Poco dopo Glass, nel tentativo di sfuggire a un nuovo agguato da parte di indiani Arikara, precipita in sella al suo cavallo in un burrone, venendo fortunosamente salvato da un albero e dalla neve fresca, che ne attutiscono la caduta. Glass, una volta ripresosi, sopravvive al gelo notturno riparandosi nel ventre del suo cavallo morto.

Nel frattempo uno dei francesi sopravvissuti all’attacco raggiunge in cerca di riparo il forte dove stazionano i compagni di Glass. Bridger nota per caso la borraccia di Glass, caduta all’uomo misterioso autore dell’agguato al loro campo. Il capitano Henry suppone che la borraccia appartenga a Hawk, che crede sopravvissuto alle intemperie, e decide di mandare un gruppo di uomini alla sua ricerca. A tarda notte il gruppo di cacciatori si imbatte invece in Glass, che, affamato ed esausto, viene condotto al forte. Dopo avere scagionato Bridger dalle accuse di tradimento e abbandono, Glass parte insieme al capitano Henry alla ricerca di Fitzgerald, che nel frattempo aveva svaligiato la cassaforte del capitano Henry ed era fuggito nei boschi. Separatisi alla ricerca di tracce del fuggiasco, Henry viene ucciso da Fitzgerald con una fucilata al petto. Glass, rinvenuto il cadavere del compagno, ne carica il corpo sul secondo cavallo e continua l’inseguimento.

Grazie a un astuto stratagemma, Glass riesce a ingannare il cacciatore, facendolo avvicinare e costringendolo a ingaggiare una feroce lotta corpo a corpo. Seppur gravemente ferito nello scontro, Glass riesce a prevalere, rinunciando poi alla propria vendetta e affidando l’incombenza a un gruppo di indiani Arikara sopraggiunti, fra i quali vi è anche la figlia liberata del capo. Fitzgerald viene scalpato e sgozzato secondo le usanze indiane, prima di essere lasciato in balia delle correnti del fiume. Ottenuta comunque giustizia, Glass, a cui gli indiani risparmiano la vita, sembra finalmente abbandonato dalle forze straordinarie dategli dalla rabbia e dalla sete di vendetta. Il film si chiude così con il protagonista spossato e sofferente disteso sulla neve, confortato dalla visione e dalle parole della moglie, non si sa se in attesa della propria morte o sulla via di un possibile ritorno.

Regia di Alejandro González Iñárritu

Con: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter e Domhnall Gleeson

Fonte: WIKIPEDIA

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