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Il film consigliato stasera in TV: “Il buono, il brutto e il cattivo” lunedì 11 ottobre 2021

Il film consigliato stasera in TV: “Il buono, il brutto e il cattivo” lunedì 11 ottobre 2021 alle 21.10 su Rai Movie

Il buono, il brutto, il cattivo è un film del 1966 diretto da Sergio Leone. Tra i più celebri western della storia del cinema, è considerato la quintessenza del fortunato genere spaghetti western.[1] Girato sulla scia del successo di Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, il film completa la trilogia del dollaro leoniana. Il regista, per sfuggire ancora una volta al rischio di ripetersi, aumenta di nuovo il numero dei protagonisti, da due a tre, collocando la trama nel contesto storico della guerra di secessione americana.

Il titolo, nato per caso, rispecchia il pensiero di Leone. Nei tre protagonisti, ognuno per la propria parte autobiografico, coesistono bellezza e bruttezza, umanità e ferocia: il regista demistifica tutti questi concetti e al contempo, in una dichiarata denuncia della follia della guerra, demistifica la stessa storia degli Stati Uniti d’America, mostrandone il lato violento e brutale, appannato dalla tradizione mitizzante dell’epopea western.

Leone ripropone il cliché dell’uomo senza nome interpretato da Clint Eastwood, ma lo rende più ambiguo, a metà strada tra il cacciatore di taglie e il giustiziere. Affiancano Eastwood, nella parte dei protagonisti, Lee Van Cleef (anch’egli reduce da Per qualche dollaro in più, qui però in un ruolo molto diverso) ed Eli Wallach. Si segnala anche la partecipazione di Aldo Giuffré nelle vesti di un capitano dell’esercito unionista. A spiccare è tuttavia il personaggio di Tuco, tanto perché approfondito nel suo vissuto e nella sua dimensione interiore, quanto perché fornito di un lato umoristico caratterizzato magistralmente dal talento comico di Wallach.

La scena del cosiddetto “triello” (uno stallo alla messicana) nel finale del film è rimasta esemplare sia per la ripresa, sia per il montaggio, sia per l’uso sapiente della colonna sonora di Ennio Morricone (traccia Il triello), che la sottolinea in modo esclusivo, aggiungendovi tensione e potenza evocativa.

Il film all’inizio divise la critica, ma fu un enorme successo di pubblico. La sua popolarità perdura inalterata e l’ha reso ormai un classico citatissimo nel cinema, nella musica e nei fumetti. Utenti e lettori di siti e riviste specializzati, ma anche importanti cineasti come Quentin Tarantino, lo considerano tra le migliori pellicole di tutti i tempi.

1862. Negli Stati Uniti infuria la guerra di secessione tra la Confederazione sudista e l’Unione nordista.

Il bandito Tuco Ramírez (presentato da un titolo sovrimposto a un fermo immagine come il “brutto”), braccato da cacciatori di taglie per omicidio, è catturato da uno di essi (similmente presentato come il “buono”) e consegnato alla giustizia. Durante l’esecuzione della condanna a morte, lo sconosciuto cacciatore di taglie (che prima lo aveva catturato) riappare armato di fucile, spara e recide il cappio al collo di Tuco, liberandolo e mettendolo in salvo dall’impiccagione. I due uomini si accordano per ripetere il trucco, rivelandosi soci. Ma improvvisamente il Biondo (così Tuco chiama il compare), rompe il patto e abbandona il socio nel deserto, appiedato e legato.

Da un’altra parte nel deserto, un crudele mercenario chiamato “Sentenza”, che è stato pagato da un certo Baker per uccidere un tale Stevens. Recatosi a casa di Stevens, si siede a tavola ed approfitta del cibo, mentre Stevens lo corrompe offrendogli doppia paga per uccidere Baker. Lui gli pone delle domande sull’ubicazione di una cassa contenente 200000 dollari che i due hanno trafugato dall’Esercito confederato, insieme ad un terzo, Jackson, che viene indicato come custode del bottino, sotto il nome di “Bill Carson”. Sentenza allora ricorda a Stevens che lui non manca mai di portare a termine un lavoro, e spara a lui e a suo figlio. Poi va da Baker, sorprendendolo a letto, a riscuotere la paga e a comunicare le informazioni ricevute. Comunica anche ad un divertito Baker prima di andarsene del pagamento ricevuto da Stevens, ed anche a lui ricorda della sua facoltà ad ogni pagatore, uccidendolo sadicamente sparandogli in volto attraverso il suo cuscino. Un altro fermo immagine presenta Sentenza come “il cattivo”.

Tuco intanto, sopravvissuto al deserto, giunge ad un villaggio dove, in un’armeria, costruisce una “pistola perfetta” assemblando le parti migliori di diverse armi e deruba il proprietario del negozio. Dopo aver messo su una banda, ritrova il Biondo che aveva trovato alloggio nella camera di un albergo, in un villaggio che sta per essere abbandonato dai sudisti incalzati dalle truppe unioniste. Il Biondo riesce ad uccidere tutti i complici di Tuco, ma quest’ultimo lo sorprende alle spalle entrando dalla finestra e lo costringe ad impiccarsi. Proprio in quel momento una cannonata sfonda la parete della stanza in cui si trovano i due: il pavimento cede e Tuco precipita senza subire danni, mentre intanto il Biondo riesce a sfuggirgli. Nel frattempo Sentenza, alla continua ricerca di Bill Carson, giunge in un accampamento di soldati confederati, dove viene a sapere dell’esistenza del campo di prigionia nordista di Betterville, dove, se fosse ancora vivo, potrebbe trovarsi Carson. Dopo aver rubato un cavallo, Tuco riesce a rintracciare il Biondo, che intanto aveva trovato un nuovo socio, un certo “Shorty”, con cui lo aveva sostituito e con il quale continuava a fare lo stesso gioco delle impiccagioni fallite. Tuco punta la pistola contro il Biondo e minaccia di ucciderlo se tenta di liberare il povero “Shorty”, che infatti finisce per essere impiccato sul serio. Finalmente Tuco cattura il suo ex socio ed inizia una truce vendetta: costringe l’uomo ad attraversare il deserto senz’acqua e senza cappello.

Proprio quando il Biondo sta per soccombere, sopraggiunge una diligenza senza cocchiere, carica di soldati confederati morti: uno di loro è in fin di vita, rivelando di chiamarsi Bill Carson e il nascondiglio di duecentomila dollari nascosti in una tomba in cambio di acqua. Tuco riesce a farsi indicare il nome del cimitero (Sad Hill), ma mentre si allontana per portare l’acqua al moribondo, Carson rivela il nome della tomba al Biondo, subito prima di spirare. Tuco si vede, pertanto, costretto a soccorrere il Biondo se vuole appropriarsi del denaro.

Impossessatosi della diligenza e di due uniformi confederate per potersi spacciare per due soldati, Tuco lascia il Biondo alle cure del convento cattolico retto da suo fratello Pablo, con cui ha un aspro diverbio. Rimessisi in forze, i due vengono catturati da dei soldati nordisti e condotti nel campo di prigionia di Betterville nel quale si trova Sentenza: questo, seguendo le informazioni sui movimenti di Carson, aveva appreso che egli avrebbe potuto giungere proprio in quel campo e, di conseguenza, vi si era recato arruolandosi nell’esercito unionista e ottenendo il ruolo di sergente. Intuendo che Tuco ha incontrato Carson per assumerne l’identità, Sentenza lo fa torturare dal brutale caporale Wallace, ottenendo infine le informazioni sul cimitero; scoperto che è il Biondo a conoscere la tomba esatta, Sentenza cambia tattica e lo costringe ad accordarsi per cercare insieme il tesoro.

Nel frattempo, Tuco è preso in custodia da Wallace, intenzionato a portarlo alla forca per intascare la taglia sulla sua testa; durante il viaggio, Tuco riesce con uno stratagemma a uccidere Wallace e a fuggire, giungendo in un villaggio in cui stanno sostando il Biondo, Sentenza e la sua banda. Ritrovatisi, il Biondo e Tuco rimettono insieme la squadra e sgominano la banda di Sentenza, che riesce ad allontanarsi. Sulla strada per il cimitero, Tuco e il Biondo si trovano di fronte un ostacolo: è il ponte di Langstone, conteso e presidiato dai due eserciti. Catturati dai nordisti, i due fingono di volersi arruolare, e il disilluso capitano offre la possibilità di far esplodere il ponte; nel mentre ognuno rivela all’altro la propria parte di segreto sui dollari: Tuco rivela, con estreme riluttanza e difficoltà, il nome di Sad Hill, mentre il Biondo afferma tranquillamente che il nome scritto sulla tomba sia quello di Arch Stanton.

A seguito dell’esplosione del ponte, gli eserciti si ritirano, permettendo al Biondo e a Tuco di guadare il fiume. Mentre il Biondo si attarda a confortare un soldato morente, Tuco giunge al cimitero di Sad Hill. Corre freneticamente tra le tombe, cercando tra la moltitudine quella di Stanton. Mentre scava, viene raggiunto dal Biondo, che gli punta la sua pistola contro, esortandolo a scavare, ma giunge sul posto perfino Sentenza. Tuco, finito di scavare, apre la bara, ma vi trova soltanto un cadavere: smascherato, il Biondo decide di scrivere su una pietra il nome scritto sulla tomba, sfidando gli altri due pistoleri ad un tesissimo stallo alla messicana: il Biondo uccide Sentenza, il cui corpo finisce in una tomba aperta, mentre Tuco scopre che la sua pistola è scarica (svuotata dal Biondo la sera prima).

Sulla pietra il Biondo non ha scritto nessun nome: il denaro è in una tomba anonima accanto a quella di Stanton. Il bottino viene alla luce ma un allegro Tuco è costretto dal Biondo a mettersi in equilibrio precario sulla croce di una tomba con un cappio al collo. Tuco implora il Biondo, che si allontana a cavallo con metà del denaro, di salvarlo dall’impiccagione. Solo da molto lontano il Biondo sparerà alla corda liberando parzialmente Tuco. Furibondo per quello che è successo e per la fine della storia a suo sfavore, Tuco corre verso dove si trova il Biondo, poi si ferma, gridando: “Ehi, Biondooo! Lo sai di chi sei figlio tu?! SEI FIGLIO DI UNA GRANDISSIMA PUTTA-!!!”, al che si lega perfettamente il tema musicale del film, interrompendo ma lasciando intendere l’imprecazione del bandito. Il film si chiude mostrando con tre fermo immagine, in maniera analoga all’inizio, le tre sorti de il buono, il brutto e il cattivo.

Regia di Sergio Leone

Con: Clint Eastwood, Lee Van Cleef ed Eli Wallach

Fonte: WIKIPEDIA

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