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Anticipazioni per il “Beethoven secondo Liszt: la Nona Sinfonia” su Rai 5 alle 18.55

Anticipazioni per il “Beethoven secondo Liszt – la Nona Sinfonia” su Rai 5 alle 18.55: con il pianista Maurizio Baglini e il drammaturgo Sandro Cappelletto

Su Rai5 (canale 23) “Dal caos all’umanità del cosmo”

Una nuova drammaturgia che racconta il capolavoro musicale assoluto della musica sinfonica trascritto dal titano del pianoforte: la Sinfonia n.9 op. 125 di Beethoven trascritta da Liszt: è lo spettacolo-concerto

“Dal caos all’umanità del cosmo” che Rai Cultura propone sabato 30 ottobre alle 18.55 su Rai5. Protagonisti dell’evento il pianista Maurizio Baglini e Sandro Cappelletto, autore della drammaturgia e voce recitante che fa da guida tra le note di Beethoven e della trascrizione di Liszt. Lo spettacolo è stato registrato live al Teatro Ristori di Verona.

Ludwig van Beethoven ([beˈtɔven] o [beˈtoven][1]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩][2][3]Bonn16 dicembre 1770[4] – Vienna26 marzo 1827) è stato un compositorepianista e direttore d’orchestra tedesco.

Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent’anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e capacità evocativa.[5]

La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven “artista eroico”, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico;[6] tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo,[7][8] la sua adesione alle regole dell’armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell’equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.[9]

Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.

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