mercoledì, Maggio 15, 2024
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Oggi l’addio della Merkel: Scholz lavori per l’unità della Germania

Merkel a Scholz: lavorare per bene Paese

Dopo 16 lunghi anni trascorsi alla Cancelleria di Berlino si conclude oggi la lunga era di Angela Merkel alla guida della Germania.

Avvenuto stamattina infatti il passaggio di consegne in Cancelleria tra Angela Merkel e il suo successore Olaf Scholz.

Merkel gli ha rivolto le congratulazioni per il nuovo incarico, auspicando che “lavori perché il Paese possa stare al meglio”. Il compito “è pieno di sfide, ma è anche uno dei più belli che si possano svolgere”,ha detto

Il neo cancelliere tedesco ha promesso un “nuovo inizio” per il Paese. “Io farò di tutto per riuscirci”, ha aggiunto. Ora “la sfida è uscire dalla pandemia”, è una crisi “non chiusa e questo comporta continuità e comunanza”

In Germania rilevato il primo caso sospetto di contagio dalla variante Omicron

Uno degli ultimi atti del Governo Merkel uscente, in attesa dell’investitura della nuova coalizione rosse-verde-gialla definita “semaforo”, a seguito delle recenti elezioni parlamentari in Germania è rappresentato dall’allarme relativo al primo caso di variante Omicron registrato nel territorio tedesco.

In Germania infatti è stato trovato un primo caso di contagio Omicron, la nuova temibile variante del Covid proveniente dal Sudafrica. “La variante Omicron è già arrivata in Germania”, ha twittato il ministro degli Affari Sociali. Un primo caso in Europa della variante era stato rilevato ieri in Belgio su una donna. L’Europa intanto ha chiuso i cieli ai voli provenienti dall’Africa australe per la preoccupazione della diffusione della nuova variante.

La COVID-19,[2] acronimo dell’inglese COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus.

Il termine “COVID” viene impropriamente e ormai largamente usato, al maschile, come sinonimo del virus stesso, sebbene si riferisca alla patologia da esso causata. I primi casi sono stati riscontrati in Cina.[3] Al 9 settembre 2021 il suo tasso apparente di letalità (CFR) è del 2,06%.[4] Il tasso di letalità per infezione (IFR, che include tutti gli infetti, anche coloro che contraggono la COVID ma non fanno un test in cui risultano positivi, o per mancanza di disponibilità o perché sono asintomatici o hanno sintomi lievi)[5] è stato invece stimato, per la prima ondata della pandemia, tra la 0,5 e il 2% in base al Paese, con forti differenze per fascia d’età (dallo 0,004% per i minori di 34 anni al 28,3% per i maggiori di 85).[6]

Il periodo di incubazione mediamente è di 5,1 giorni (IC 96% 4,1 – 7,0 giorni) con il 95º percentile di 12,5 giorni. Per questo motivo è stato indicato un periodo di isolamento di 14 giorni dalla possibile esposizione a un caso sospetto o accertato.[7] Durante il periodo di incubazione si è contagiosi, successivamente possono comparire i sintomi.[8][9] Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie. Per limitarne la trasmissione devono essere prese precauzioni, come mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene personale (lavare e disinfettare periodicamente le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito, indossare mascherine e guanti) e ambientale (rinnovare spesso l’aria negli ambienti chiusi aprendo le finestre e mantenere gli ambienti molto puliti).[10] I governi e gli enti competenti consigliano a coloro che ritengono di essere infetti di rimanere in isolamento fiduciario, indossare una mascherina chirurgica, osservare le regole di igiene e contattare quanto prima un medico al fine di ricevere ulteriori indicazioni.[11][12]

Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio superiore e inferiore ma può provocare sintomi che riguardano tutti gli organi e apparati. In oltre la metà dei casi l’infezione decorre in maniera del tutto asintomatica e in circa un terzo dei casi presenta sintomi simil-influenzali (forma pauci-sintomatica). In una minoranza di casi (circa 5-6% dei casi) invece la malattia può manifestarsi in forma moderata o grave con rischio di complicanze soprattutto respiratorie (insufficienza respiratoria, ARDS).[13]

I sintomi simil-influenzali[12][14] più frequenti sono: febbretosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli), astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea[15]; sintomi caratteristici della patologia COVID-19 sono l’anosmia (perdita dell’olfatto) e l’ageusia (perdita del gusto), transitorie.

Nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da distress respiratorio acutosepsi e uno shock settico fino ad arrivare al decesso del paziente. Sono in fase di sperimentazione oltre 76 vaccini specifici per questa malattia, di cui:

  • 40 in fase I (studio delle caratteristiche del farmaco);
  • 17 in fase II (studio sulla sicurezza del farmaco);
  • 13 in fase III (studio sull’efficacia del farmaco);
  • 6 (approvati per uso limitato) in fase IV (studio di farmaco-sorveglianza).[16]

Il trattamento consiste nell’isolare il paziente per prevenire la diffusione del contagio e nel curare i sintomi clinici.[14][17]

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