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Anticipazioni per “I cinque sensi del Teatro” del Living Theatre del 4 febbraio alle 15.45 su Rai 5: la quinta parte

Anticipazioni per “I cinque sensi del Teatro” del Living Theatre del 4 febbraio alle 15.45 su Rai 5: la quinta parte

Per il Grande Teatro in TV, Rai Cultura propone la quinta parte del documentario “I cinque sensi del Teatro” del Living Theatre di New York, in onda venerdì 4 febbraio alle 15.45 su Rai 5.

Il Living Theatre è una compagnia teatrale sperimentale contemporanea, fondata a New York nel 1947 dall’attrice statunitense Judith Malina, allieva di Erwin Piscator, e dal pittore e poeta Julian Beck, esponente dell’espressionismo astratto newyorkese.

Il Living Theatre si inserisce nel periodo delle seconde avanguardie artistiche, che fioriscono negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, sulla scia degli insegnamenti delle prime avanguardie europee. In particolare, il centro delle nuove avanguardie è al Black Mountain College, una scuola d’arte di New York diretta da John Cage. Qui si fa strada l’equazione Arte = Vita, cioè l’idea di cercare l’arte nella vita quotidiana delle persone comuni. Si tratta di un naturale proseguimento del ready made di Marcel Duchamp (che era amico di Cage), un’ideologia che caratterizzerà le avanguardie artistiche degli anni Cinquanta, tra cui il Living Theatre, che rappresenta questa tendenza anche col proprio nome[1].

Il teatro, in questo periodo, si concentra soprattutto sull’happening teorizzato da Allan Kaprow e portato avanti dal collettivo Fluxus.Julian Beck, Judith Malina.

1985-2008: dopo Julian Beck

Judith Malina in Maudie and Jane, 17 aprile 2008Judith Malina durante un reading all’Anarchy Art Festival del 2011, tenutosi al Living Theater

Il periodo “dopo Julian” è caratterizzato da una nuova stabilità nella sede della Terza Strada a Manhattan. La produttività del Living è al massimo («Per quasi quattro anni creammo quattro nuovi spettacoli l’anno»[12]) e l’attivismo politico non viene abbandonato. Nel 1993 la sede newyorkese viene chiusa, e il Living diventa di nuovo nomade fino a trovare una nuova dimora in Italia: dal 1999 al 2003 il Living si stabilisce a Rocchetta Ligure, in provincia di Alessandria, prima di tornare a New York dove risiede attualmente.

Anche se la carica politica dirompente del Living è ormai esaurita, in linea con il processo storico di tramonto dell’ideologia sessantottina, la creazione collettiva di lavori dal forte messaggio politico rimane tuttora la caratteristica che contraddistingue maggiormente il lavoro teatrale di questa compagnia.

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2008 Reznikov viene colto da un improvviso ictus che ne provoca il decesso. Judith Malina resta l’unica leader del Living Theatre e completa il testo di Eureka!, che Reznikov non ha fatto in tempo a finire: si tratta di uno spettacolo basato sull’omonimo poema in prosa di Edgar Allan Poe, curiosamente l’ultimo lavoro anche dello scrittore statunitense.

Ad affiancare Judith Malina nella direzione del Living ci sono il direttore esecutivo Garrick Beck (figlio di Judith e Julian Beck) e l’amministratore Brad Burgess (assistente di Reznikov).

2008-2012: lavori recenti

Nel 2010 il Living realizza Red Noir, scritto e diretto da Judith Malina. Negli anni più recenti il lavoro del Living Theatre si è intrecciato a quello dei Motus, una compagnia teatrale italiana che ha iniziato la sua carriera nel 1991, ispirandosi proprio al lavoro del Living e portandone avanti gli intenti politici. Nel luglio 2011, al Festival di Santarcangelo esordisce The Plot is the Revolution, uno spettacolo-incontro tra l’ultraottantenne Judith Malina e la performer di Motus Silvia Calderoni. Lo spettacolo è incentrato su un dialogo tra le due attrici, avendo entrambi recitato il ruolo di Antigone.[53]

Judith Malina viene a mancare il 10 aprile 2015.

Filmografia del Living Theatre

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