martedì, Maggio 14, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Anouilh del 15 aprile alle 15.30 su Rai 5: “L’Allodola”

Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Jean Anouilh del 15 aprile alle 15.30 su Rai 5: “L’Allodola”

Per il Grande Teatro in TV oggi pomeriggio venerdì 15 aprile alle 15.30 va in onda su Rai 5 il dramma “L’Allodola” scritto da Jean Anouilh nel 1953 e messo in onda dalla Rai nel marzo 1973 nella versione diretta da Vittorio Cottafavi.

Gli interpreti dell’opera sono JIleana Ghione, Renzo Giovampietro e Lia Zoppelli.

L’Allodola (L’Alouètte) è un opera teatrale in un atto di Jean Anouilh scritta per venire rappresentata al teatro di Montparnasse ( Parigi ) il 14 ottobre 1953.

Fa parte di Costume Pieces with Becket or the Honor of God (1959) e La Foire empoigne (1962).

Trama

Giovanna d’Arco , l’Alouette, è a Rouen, di fronte ai suoi giudici. Lo spettacolo alterna le scene di accusa del vescovo Cauchon, dell’Inquisitore, del promotore, del conte di Warwick e dei flashback che ripercorrono la vita pubblica della vergine. Jeanne diventa ingenua e insolente, sempre piena di buon senso, si alza in piedi.

In un flashback finale , la commedia termina in apoteosi su una Giovanna d’Arco trionfante all’incoronazione di Carlo VII.

“L’inquisitore – Tu bestemmi!” L’uomo è impurità, visioni stupefatte, oscene! L’uomo si torce sul divano nella notte, preda di tutte le ossessioni della bestia …

Jeanne d’Arc – Sì, signore. E pecca, è spregevole. E poi, all’improvviso, non sappiamo perché (amava vivere e divertirsi, questo maiale), si getta in testa a un cavallo in fuga, uscendo da una casa oscena, per salvare un bambino sconosciuto e distrutto ossa, muore tranquillo, lui che si era dato tanto da fare per organizzare la sua notte di piacere …

L’inquisitore – Muore come una bestia nel peccato, dannato, senza prete!

Jeanne d’Arc – No, signore, tutto splendente, tutto pulito, e Dio lo aspetta sorridendo. Perché ha agito due volte come un uomo, facendo il male e facendo il bene. E Dio lo aveva creato proprio per questa contraddizione. “

Lo spettacolo riguarda il processo, la condanna e l’esecuzione di Giovanna d’Arco, ma ha un finale molto insolito. Giovanna ricorda eventi importanti della sua vita mentre viene interrogata e poi condannata a morte. Tuttavia Cauchon si rende conto, proprio mentre Giovanna brucia sul rogo, che nella fretta dei suoi giudici di condannarla, non le hanno permesso di rivivere l’incoronazione di Carlo VII di Francia. Il fuoco viene quindi spento e Giovanna ha una tregua. La vera fine della storia viene lasciata in discussione, ma Cauchon la proclama una vittoria per Giovanna.

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