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Anticipazioni per “Demophoon” di Cherubini del 20 agosto alle 11.10 su Rai 5: dall’Opera di Roma

Anticipazioni per “Demophoon” di Cherubini del 20 agosto alle 11.10 su Rai 5: con la regia di Luca Ronconi e la direzione musicale di Gianluigi Gelmetti dall’Opera di Roma

In omaggio al maestro Gianluigi Gelmetti, nel 1° anniversario della scomparsa, Rai Cultura propone “Demophoon” di Cherubini, in onda sabato 20 agosto alle 11.00 su Rai 5.

L’opera è presentata nello storico allestimento del 1985 firmato da Luca Ronconi con la direzione di Gianluigi Gelmetti dal Teatro dell’Opera di Roma. Protagonisti sul palco Monserrat Caballè, Natale De Carolis, Jean Philippe Lafont, Veriano Luchetti, Luigi Petroni, Giuseppe Taddei, Bernardo Dibagno, M. Castro-Alberty.

Demofoonte (in francese Démophoon, talvolta scritto Démophon) è una tragédie lyrique in tre atti di Luigi Cherubini, rappresentata per la prima volta all’Académie Royale de Musique (Opéra di Parigi) il 2 dicembre 1788. Il libretto, di Jean-François Marmontel, è ispirato al Demofoonte di Metastasio.

Demofoonte fu la prima opera francese di Cherubini dopo il trasferimento da Londra a Parigi. Non ebbe successo e presto venne oscurata dall’opera di Johann Christoph Vogel basata sullo stesso soggetto, che fu rappresentata l’anno successivo. Il musicologo Basil Deane scrive: “A posteriori si può facilmente affermare che l’insuccesso era inevitabile. Marmontel basò il libretto in francese su Metastasio, ma sacrificò l’immediatezza del suo ispiratore con intrecci aggiuntivi superflui, adottando un linguaggio pomposamente banale”.[1] L’italiano Cherubini ebbe difficoltà a musicare il libretto francese e sono numerosi gli esempi di accentazione sbagliata. Inoltre Cherubini solo parzialmente riuscì a modificare il proprio stile musicale da quello tipico dell’opera seria a quello ispirato a Gluck, che all’epoca dettava la moda in Francia.[2]

Più tardi però una parte della critica dimostrò un maggiore entusiasmo verso la partitura. Edward Joseph Dent sostiene che “Cherubini scrisse un’opera francese, Demofoonte, che nella realizzazione tecnica è magistrale come un lavoro di Mozart. Se qualche lavoro merita di essere chiamato ‘classico’, questo è Demofoonte.”[3]

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