giovedì, Maggio 16, 2024
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14 prigionieri ed 8 prigioniere ucraine del Battaglione “Azov” sono sotto processo in Russia

14 prigionieri ed 8 prigioniere ucraine del Battaglione “Azov” sotto processo in Russia – Dopo la cattura lo scorso anno di circa 2 mila militari del Battaglione Azov a Mariupol alla concluione dell’assedio all’acciaieria “Azovstal” giungono notizie dell’inizio del processo in Russia contro 14 prigionieri ed 8 prigionere dopo 13 mesi di detenzione.

Infatti oltre 20 dei soldati ucraini presi prigionieri di guerra sono stati processati in un tribunale della Russia meridionale, secondo i media internazionali.

I soldati sono membri del reggimento Azov, unità d’élite della guardia nazionale ucraina tra le ultime forze a rimanere nella città portuale assediata di Mariupol prima di arrendersi a Mosca nel maggio 2022 presso l’acciaieria Azovstal.

Su 22 imputati sotto processo otto sono donne che avrebbero lavorato come cuoche per il reggimento Azov considerato dai russi come un gruppo terroristico.

La Brigata d’assalto “Azov” (in ucraino: Штурмова бригада «Азов»?traslitteratoŠturmova bryhada «Azov»unità militare 3057), dal 2015 al 2022 noto come Reggimento Azov (in ucraino: Полк «Азов»?traslitteratoPolk «Azov») ma ufficialmente Distaccamento autonomo operazioni speciali “Azov” (in ucraino: Окремий загін спеціального призначення «Азов»?traslitteratoOkremyj zahin special’noho pryznačennja «Azov») è un’unità militare ucraina con compiti militari e di polizia. Nata inizialmente come Battaglione Azov (in ucraino: Батальйон «Азов»?traslitteratoBatal’jon «Azov»), denominazione con cui è tuttora comunemente conosciuta,[3][4][5][6] l’unità è stata fondata dal militare e politico suprematista bianco Andrіj Bіlec’kyj, che ne fu primo comandante,[7] come gruppo paramilitare di orientamento neonazista[8] nel febbraio 2014, durante le prime fasi della guerra del Donbass,[9] in risposta ai guerriglieri secessionisti filo-russi e agli omini verdi (truppe della Federazione Russa prive di distintivi).[10][11][12] Fu inquadrato nella Guardia nazionale dell’Ucraina l’11 novembre 2014.[13][14] È stato ufficialmente rinominato nel gennaio del 2015. Fra la fine del 2022 e il febbraio 2023 il reggimento è stato riorganizzato ed espanso fino al rango di brigata, la quale è stata denominata ufficialmente 12ª Brigata della Guardia nazionale dell’Ucraina “Azov” (in ucraino: 12-та бригада Національної гвардії України «Азов»?traslitterato12-ta bryhada Nacional’noї hvardiї Ukraїny «Azov»), rimpiazzando la precedente unità con la stessa numerazione della quale faceva parte.

L’unità militare fa uso di una simbologia usata anche dalla Germania nazista, come il Wolfsangel (nello scudetto dell’unità),[15] un simbolo che rappresenta un gancio delle cacce al lupo medievali.

È stata inoltre accusata di aver compiuto crimini di guerra e torture tra il 2014 e il febbraio 2015, tra gli altri, dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani,[16][17] da Human Rights Watch[18] e in un rapporto presentato nel 2016 all’OSCE da Foundation for the Study of DemocracyONG controllata dal governo russo.[19][20]

Nel 2018, l’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani ne ha denunciato il carattere «omofobosessistarazzista», considerando, tra le altre cose, l’organizzazione di «campi di addestramento per bambini in cui si inocula il culto della violenza e dell’odio anti-russo»[21].

Nel corso dell’invasione russa dell’Ucraina del 2022, alcuni reparti del Reggimento Azov hanno preso parte alla violenta e prolungata battaglia di Mariupol; dopo aver difeso strenuamente l’area urbana della città, i superstiti del reggimento si sono asserragliati nell’area dell’acciaieria Azovstal’, dove infine hanno cessato la resistenza il 16-20 maggio 2022, dopo l’ordine di resa dato dal governo ucraino,[22] e sono stati fatti prigionieri di guerra dalle truppe russe e dalle milizie filo-russe dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck.

Foto interna ed esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/Reggimento_Azov#/media/File:Azov_in_Mariupol_9.jpg

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