giovedì, Maggio 16, 2024
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Bonus facciate per interventi mai realizzati, sequestro per oltre 52 milioni

Bonus facciate per interventi mai realizzati, sequestro per oltre 52 milioni – Le autorità italiane, in particolare i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di oltre 52 milioni di euro di crediti d’imposta in relazione a un’articolata frode legata al cosiddetto “bonus facciate”.

Queste indagini sono state avviate dalla Procura della Repubblica di Locri, ma ora coinvolgono anche Roma a seguito della trasmissione degli atti per competenza territoriale. Il provvedimento di sequestro è stato emesso da un giudice del Tribunale di Locri e convalidato da un giudice del Tribunale di Roma.

Attualmente, sono indagati 31 soggetti per indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa a danno dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio. Sono coinvolte 37 società, tra prime e seconde cessionarie del credito, con l’obiettivo di monetizzare parte dei crediti ricevuti presso sportelli di intermediari finanziari in diverse regioni d’Italia.

L’indagine è scaturita da una denuncia presentata da alcuni proprietari di appartamenti in Calabria che hanno scoperto la presenza di crediti d’imposta nei loro cassetti fiscali, relativi ad agevolazioni per interventi di recupero edilizio mai richiesti né realizzati. Questi crediti sono stati ceduti a quattro imprese con sede a Roma e San Cesareo.

Le indagini hanno rivelato che queste quattro imprese, amministrate dallo stesso individuo ora sotto inchiesta, hanno accettato cessioni di crediti inesistenti per un totale di oltre 52 milioni di euro da parte di 160 cedenti ignari. Successivamente, queste imprese hanno monetizzato parte di questi crediti e li hanno ceduti a altre 33 società con sede in varie parti d’Italia, che a loro volta hanno proceduto a monetizzare parte dei crediti.

Questa operazione dimostra l’impegno delle autorità italiane nel contrastare frodi e comportamenti illeciti che danneggiano il bilancio dello Stato e garantiscono la corretta destinazione delle risorse pubbliche destinate a sostenere famiglie e imprese.

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