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Anticipazioni per il Grande Teatro di Anton Cechov in TV del 23 settembre alle 16.30 su Rai 5: “Questo strano animale”

Anticipazioni per il Grande Teatro di Anton Cechov in TV del 23 settembre alle 16.30 su Rai 5: “Questo strano animale” – Per il Grande Teatro di Anton Cechov in TV andrà in onda oggi sabato 23 settembre alle 16.30 su Rai 5 l’opera “Questo strano animale” trasposizione teatrale alcuni racconti brevi di Anton Cechov incentrati sull’assurdità della natura umana: “Una natura enigmatica”, “Un affare andato a male”, “Un nome di cavallo”, “La signora con il cagnolino.

L’opera viene proposta nella versione trasmessa dalla Rai nel giugno 1968 con la regia di Josè Quaglio.

Interpretazione di Giulia Lazzarini, Antonio Salines, Magda Mercatali e Giulio Bosetti.

Trasposizione teatrale alcuni racconti brevi di Anton Cechov incentrati sull’assurdità della natura umana: “Una natura enigmatica”, “Un affare andato a male”, “Un nome di cavallo”, “La signora con il cagnolino”.

Anton Pavlovič Čechov (in russo: Антон Павлович Чехов, AFI[ɐnˈton ˈpavɫəvʲɪt͡ɕ ˈt͡ɕexəf]ascoltaTaganrog29 gennaio1860[1] – Badenweiler15 luglio1904[1]) è stato uno scrittore e drammaturgorusso, tra i maggiori autori letterari e teatrali europei del XIX secolo.

Una natura enigmatica (in russo Загадочная натура?Zagadočnaâ natura) è un racconto di Anton Čechov pubblicato per la prima volta nel 1883.

Sui divani di uno scompartimento di prima classe viaggia, semisdraiata, una giovane donna la quale conversa con un giovane funzionario governativo di nome Vol’demar, seduto sul divano di fronte. Vol’demar è anche scrittore di racconti sulla «vita del gran mondo»[1]. La giovane donna, bella ed elegante, invita lo scrittore a raccontare la sua triste vita («Sono una infelice! Sono una martire alla Dostoevskij»[1]) a partire dalla sua infelice giovinezza: famiglia di impiegati, padre ubriacone e poi «l’educazione assurda del collegio, la lettura di stupidi romanzi, errori di gioventù, il primo timido amore […] Desideravo ardentemente di vivere un’esistenza umana!»[2]). L’infelice giovinezza della giovane donna ricorda a Vol’demar quella di Sonja di Delitto e castigo.
La giovane continua il racconto della sua vita: incontra «un ricco e vecchio generale», accetta di sposarlo soprattutto per far uscire dalla povertà la propria famiglia, ma la sua vita diviene ancor più infelice («Come erano per me insopportabili e bassamente volgari gli amplessi di quel generale […]. C’erano dei momenti…. terribili momenti! Ma mi riconfortava il pensiero che il vecchio, se non oggi, domani sarebbe morto, che avrei cominciato a vivere come volevo, che mi sarei data all’uomo amato, che sarei stata felice»[3]). La giovane dice che il vecchio generale è morto, che lei è ora libera, potrebbe sposare l’uomo che ama, ma la sua felicità si è nuovamente allontanata per un nuovo ostacolo. Vol’demar insiste di conoscere quale sia questo nuovo ostacolo, e la ragazza lo svela: «Un altro vecchio ricco…»[4].

La signora con il cagnolino (titolo originale Дама с собачкойDama s sobačkoj), pubblicato per la prima volta nel 1899, è uno dei più celebri racconti di Anton Čechov.

Dmitrij Gurov è un banchiere moscovita, è sposato ed ha tre figli. Considera le donne inferiori agli uomini e il suo non è un matrimonio felice. Un giorno, durante una vacanza a Jalta, incontra in un ristorante Anna Sergeevna che sta pranzando in compagnia del suo cagnolino.

Presto tra Dmitrij ed Anna inizia una relazione che porta i due protagonisti ad un coinvolgimento tanto profondo quanto inatteso.

Inatteso da parte di Dmitrij, un maschilista che ha avuto molte relazioni e non è incline al sentimentalismo; inatteso da parte di Anna, che è una donna timida, con un’aria da ‘collegiale’, la cui educazione e cultura avrebbero dovuto scoraggiarla dal vivere un rapporto extraconiugale.

In entrambi sboccia un amore intenso e tenero, e i due iniziano a nutrire l’uno per l’altra sentimenti mai provati prima.

Se la situazione non stupisce per Anna, che è giovane e bella e non ha avuto esperienze sentimentali prima del “non felice matrimonio”; stupisce invece per Dmitrij, il quale si trova ad affrontare per la prima volta una storia che lo induce a vivere le sue giornate in funzione di Anna.

Anna vive la storia con grande partecipazione emotiva e con forti complessi di colpa, a differenza di Dmitrij, ma ambedue si accorgono di non poter stare lontani, e questo li spinge a cercare una soluzione, una via di uscita, nel bene o nel male alla loro storia. Ma il tempo scorre e la soluzione non si palesa. Sanno solo che la fine del loro amore è ancora lontana e che la parte complicata è appena iniziata.

Foto interna ed esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/Anton_%C4%8Cechov#/media/File:ChekhovGl_1.jpg

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