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Anticipazioni per il Grande Teatro di Philip Barry in TV del 16 dicembre alle 16.20 su Rai 5: “Holiday – Incantesimo”

Anticipazioni per il Grande Teatro di Philip Barry in TV del 16 dicembre alle 16.20 su Rai 5: “Holiday – Incantesimo” – Per il Grande Teatro in TV oggi 16 dicembre alle 16.20 andrà in onda su Rai 5 il dramma “Holiday – Incantesimo” scritto da Philip Barry nella versione diretta da Leonardo Cortese ed andata in onda sulla Rai nel marzo 1967.

Interpretazione di Lea Massari ,Paolo Ferrari,Laura Tavanti, Mario Vardemarin,Nino Pavese,Marisa Fabbri,Fernando Cajati, Brunella Bovo,germano Longo,Gastone Bartolucci,Achille Belletti e Maria Clotilde Talamo.

Holiday è un’opera teatrale del 1928 di Philip Barry che è stata adattata due volte per il cinema. Lo spettacolo originale debuttò a New York il 26 novembre 1928, al Plymouth Theatre e si concluse nel giugno 1929, dopo 229 rappresentazioni. È stato diretto da Arthur Hopkins, la scenografia di Robert Edmond Jones, e costumi di Margaret Pemberton.

La storia segue Johnny Case, un avvocato aziendale di Wall Street. Ha abbondanti prospettive finanziarie ma poco background sociale. Prima dell’inizio dello spettacolo, Julia, la figlia maggiore della famiglia Seton, ha incontrato Johnny a Lake Placid. Durante il viaggio di dieci giorni si sono innamorati e stanno per sposarsi. Ma c’è una persona che non vuole un matrimonio così veloce: il padre di Julia, Edward, che mette in dubbio l’obiettivo della vita di Johnny “andare in pensione presto e lavorare fino a tardi”.

Dopo che Johnny avrà guadagnato $ 25.000, progetta di andarsene e godersi la vita mentre è ancora fisicamente capace. Essendo il mercato azionario quello che è nel 1928, le azioni continuano a salire e salire. Johnny raggiunge il suo obiettivo e annuncia i suoi piani proprio mentre il padre di Julia annuncia il fidanzamento. Julia è sconvolta dalla sua decisione; vuole una vera casa in città e una casa in campagna. Ora la donna che Johnny ha incontrato e di cui si è innamorato a Lake Placid se n’è andata; è materialista quanto suo padre.[1]

Prodotto e diretto da Arthur Hopkins, Philip Barry’s Holiday debuttò il 26 novembre 1928 al Plymouth Theatre. La commedia in tre atti presentava le scenografie di Robert Edmond Jones e i costumi di Margaret Pemberton. Chiuse nel giugno 1929 dopo 229 rappresentazioni.[2]

Philip Barry (Rochester18 giugno 1896 – New York3 dicembre 1949) è stato un commediografo statunitense.

Philip James Quinn Barry nacque a Rochester (New York), figlio di James Corbett Barry e Mary Agnes Quinn Barry. James Barry morì quando Philip aveva solo un anno e la famiglia attraversò notevoli difficoltà economiche, tanto che il fratello maggiore di Philip, Edmund, fu obbligato a lasciare la scuola a sedici anni per iniziare a lavorare. Le difficoltà della famiglia Barry saranno poi descritte nella sua commedia The Youngest.[1]

Dopo aver conseguito la laurea all’università di Yale, Barry si iscrisse al celebre corso di drammaturgia di George Pierce Baker all’università di Harvard, frequentato da altri celebri scrittori come Eugene O’NeillSidney Howard e Thomas Wolfe.[2] La sua prima commedia scritta per il corso fu A Punch for Judy (1921). Seguirono The Jilts (1922) che vinse il premio Herndon come migliore opera teatrale scritta nel corso di drammaturgia di Baker e che più tardi, col titolo di You and I, ottenne grande successo a Broadway.

Nel 1922 Barry sposò Ellen Semple, e l’anno seguente nacque il suo primo figlio, Philip Semple Barry. Negli anni successivi furono prodotte a Broadway The Youngest – in cui affrontava il tema, poi più volte ripreso, della ricca famiglia provinciale che non riesce ad accettare la personalità fuori dalle convenzioni di uno dei suoi membri – e successivamente In a Garden (1925), interpretata con successo da Laurette Taylor. Nel 1926 la produzione di White Wings si rivelò un fiasco completo. Quello stesso anno nacque il suo secondo figlio, Jonathan Peter.

Nel 1927 Philip Barry si trasferì sulla Riviera francese con la famiglia, dove rimase un anno frequentando una cerchia di amici che comprendeva Francis Scott e Zelda Fitzgerald, Gerald e Sarah Murphy e Cole Porter[3] Durante questo periodo lavorò ad altre due commedie: Paris Bound, che fu un notevole successo a Broadway, e John, che invece rimase in cartellone solo per breve tempo. Seguirono Cock Robin (1928), con Elmer Rice, e Holiday (1928), uno dei suoi maggiori successi, che fu portata sullo schermo due volte; in particolare, nel 1938, con la regia di George Cukor e con Katharine Hepburn e Cary Grant come protagonisti.

Hotel Universe (1930) non fu invece un grande successo, mentre la successiva Tomorrow and Tomorrow (1931), per la sua tematica, fu paragonata a Strano interludio di Eugene O’Neill. Nel 1932 The Animal Kingdom ottenne un grandissimo successo a Broadway nell’interpretazione di Leslie Howard, e fu subito portata sullo schermo nell’omonimo film con lo stesso Howard, Ann Harding e Myrna Loy, per la regia di Edward H. Griffith.

La commedia più nota di Barry è The Philadelphia Story (1939), da cui nel 1940 fu tratto il film Scandalo a Filadelfia, con la regia di George Cukor, interpretato da Katharine HepburnCary Grant, e James Stewart, e successivamente, nel 1956, il film musicale Alta società, con Frank SinatraBing CrosbyGrace Kelly e Louis Armstrong.

Philip Barry morì nel 1949 a soli cinquantatré anni.

Foto interna ed esterna: https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=gQGOdkxCfNM

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