giovedì, Maggio 16, 2024
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Crisi identità Chieti dalle polemiche sulla Processione

CHIETI – CRISI IDENTITÀ CHIETI…Anche quest’anno non sono mancate le polemiche per la Processione del Venerdì Santo di Chieti, uno dei momenti identitari collettivi più importanti della teatinità.

 Dopo la polemica, alcuni anni fa, per l’ annullamento a causa della pandemia da coronavirus che va contro lo stesso concetto fondante di una processione, in quanto rito propiziatorio del bene e della salute pubblica e di protezione di una comunità dai pericoli, dalle pestilenze, dalle sciagure e dalle calamità naturali, questa volta é  stato il turno delle polemiche per le buche nell’asfalto cittadino, per la decisione di organizzare una serata musicale il Venerdì Santo in città e per le transenne di contenimento che il Comune di San Giovanni Teatino ha prestato per l’evento al Comune di Chieti che non si sa per quale motivo, quest’anno, non ha avuto barriere a sufficienza disponibili per la processione, probabilmente complice la necessità di tenerle in prossimità di crepe e buche apertesi nell’asfalto cittadino che ormai fa acqua da tutte le parti.

Ovviamente, queste polemiche che sorgono da un po’ di anni a questa parte ogni volta si avvicina la Processione del Venerdì Santo a Chieti, é un sintomo non solo di una serie di problematiche generali inerenti  la città come le buche o le transenne, ma anche di uno specifico problema di identità cittadina sia culturale che sociale. Infatti, se per quanto concerne il problema della processione da fare o non fare sotto il Covid, é una problematica generale della crisi della spiritualità dell’uomo moderno, troppo legato alla materialità e alle certezze infallibili (???) della scienza, poi risolto con la difesa della Processione e del suo significato rituale fondamentale per l’identità cittadina da me fatta per sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina a chiedere a gran voce una soluzione che hanno portato l’Arcivescovo a uscire solitario in processione con la croce per non mortificare la pietas popolare, per quanto concerne la questione sul fatto che sia opportuno o meno svolgere una serata danzante in centro città la sera del Venerdì Santo, sono venuti a galla dei grossi problemi e una spaccatura nel tessuto sociale cittadino che sembra insanabile tra chi ligio alla tradizione si é scagliato con posizioni troppo intransigenti su chi ha pensato di sfruttare l’afflusso di gente sul colle Teatino per attrarre un po’ di giovani nel post processione con la serata musicale e tra chi ha palesato un grave odio non solo contro ogni forma di religione e/o spiritualità, ma, bensì contro le tradizioni stesse che rappresentano colonne portanti della identità cittadina teatina da salvaguardare dalla cultura globalista imperante. Veramente male come situazione, perché la città di Chieti potrà avere un futuro degno del suo passato solo se riuscirà a coniugare la tradizione nel progresso.

Video della partenza dalla cattedrale della Processione del Venerdì Santo di Chieti in Piazza Grande, concesso per l’uso da Luca Di Gaetano: https://youtu.be/hYB476f_q8Y?si=ylsBM73lkDFp8S86

Cristiano Vignali

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