mercoledì, Maggio 15, 2024
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Scatta la repressione a Hong Kong: decine di arresti fra i manifestanti

Hong Kong, forte tensione per la ondata di repressione in atto

La situazione dell’ordine pubblico ad Hong Kong, scossa dalla rivolta contro le leggi volute dalla Cina, sta rapidamente degenerando.

La tensione, già alta dopo gli incidenti delle scorse settimane, sta crescendo. Una lunga serie di arresti fra i promotori delle proteste ha provocato dapprima l’annullamento della nuova manifestazione di protesta contro la legge sull’estradizione in Cina convocata per oggi, e successivamente una reazione degli attivisti che hanno comunicato l’intenzione di sfilare ugualmente nelle strade della ex colonia britannica, sfidando la prevedibile reazione delle autorità locali e il crescente nervosismo di Pechino.

Nel frattempo a Hong Kong altri due deputati pro-democrazia sono finiti in manette, portando a tre i membri del Parlamento finiti agli arresti a causa della ondata di repressione in atto. D’altronde già lo scorso weekend erano stati arrestati 86 partecipanti alle proteste ed agli scontri in città.

Non sembra quindi placarsi la collera dei cittadini di Hong Kong provocata dalla legge sulle estradizioni in Cina proposta nello scorso mese di maggio.

Nonostante che Il parlamento di Hong Kong abbia rinviato l’inizio dell’esame della legge sotto la pressione delle proteste, i disordini sono proseguiti negli ultimi tre mesi.

Più volte I manifestanti hanno cercato di bloccare l’ingresso del Parlamento nonostante gli scontri con la polizia locale, che ha usato idranti e spray al peperoncino nell’intento di disperdere le migliaia di persone che hanno partecipato alle manifestazioni di protesta.

Più volte la polizia, ha anche usato lacrimogeni per respingere i manifestanti che provavano ad avvicinarsi al palazzo del parlamento: come riferito dai media locali che in questi mesi hanno animato una sorta diretta in streaming dei disordini.

Le proteste continuano nonostante che il capo della polizia locale abbia avvisato che gli scontri sono stati riclassificati come “rivolta” e che tale configurazione giuridica avrà gravi implicazioni per tutti coloro che sono stati arrestati.

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