martedì, Maggio 14, 2024
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“Non toccate Gratteri”, l’uomo che parla con la morte: “Ho vissuto tanto e bene”

La piazza antistante il palazzo di giustizia di Catanzaro era stracolma di persone sabato mattina per la manifestazione a sostegno del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, indetta da un “Comitato spontaneo di prossimità” dopo le critiche rivolte al magistrato in ambienti politici e giudiziari per l’operazione “Rinascita Scott” (riportiamo il video con le sue dichiarazioni) che nelle settimane scorse ha portato all’arresto di oltre trecento persone.

Sono stati tanti i cittadini, tra cui moltissimi giovani e gli studenti, oltre ai rappresentanti di associazioni ed esponenti della politica, che hanno preso parte alla manifestazione, esprimendo solidarietà al magistrato per l’impegno profuso contro la ‘ndrangheta e contro gli ambienti di potere a livello regionale e nazionale, inquinati dall’organizzazione criminale.

Tantissimi gli striscioni esposti nel corso della manifestazione, con scritte a sostegno del Procuratore di Catanzaro, accompagnati dalle grida “Gratteri non si tocca” scandite soprattutto dagli studenti.

Ricordiamo anche che c’è la firma del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, sull’inchiesta della Dda di Salerno nei confronti del giudice Marco Petrini, in servizio presso la Corte d’Appello di Catanzaro. L’indagine per corruzione in atti giudiziari, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, iniziata a metà del 2018, ha portato all’arresto di otto persone coinvolte nell’inchiesta: sette sono state raggiunte da una custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari.

Tutti sono indagati per corruzione in atti giudiziari e, per alcuni di essi, è stata contestata l’aggravante del metodo mafioso. Oltre al giudice sono coinvolti anche un avvocato del foro di Catanzaro e uno del foro di Locri, quest’ultimo sottoposto ai domiciliari. Petrini, magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro, nonché presidente della Commissione provinciale tributaria,  é stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno. L’accusa, per tutte le persone coinvolte nell’inchiesta, é corruzione in atti giudiziari.

Gratteri dice di parlare con la morte: “Anche se dovessi morire domani non sarebbe un problema, Ho vissuto tanto e bene”.

RD Leo

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