mercoledì, Maggio 15, 2024
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Ascoli Piceno ottiene la Soprintendenza e scatta il caos: tutti i dettagli della vicenda

di Anna Maria Cecchini

E’ ufficiale: Ascoli Piceno sbaraglia le sorelle competitor Fermo e Macerata nella corsa di designazione della nuova sede della Sopritendenza, come apprendiamo in seguito all’informativa del Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, con le parti sociali, che si e’tenuta nel pomeriggio del 15 gennaio a Roma, nella sede del Collegio Romano.

Il Ministro Franceschini, nell’assegnazione ad Ascoli Piceno della nuova sede, nell’ambito della riorganizzazione dell’articolazione periferica del Ministero da lui propugnata e realizzata, ha tenuto in massima considerazione parametri oggettivi quali il numero dei vincoli diretti, la consistenza di patrimonio anche archeologico, il numero di abitanti e altre questioni logistiche e geografiche, che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropiata per potenziare le funzioni di tutela e garantire servizi efficaci ed efficienti alla collettività cittadina nel territorio delle Marche meridionali.

Questa la nota ufficiale: ufficiosamente siamo in grado di svelare l’arcano ormai noto e poco misterioso.

Un paio di giorni fa, il noto critico d’arte e deputato nel gruppo misto Vittorio Sgarbi, in visita al Duomo di Fermo in occasione del Settenario della Madonna del Pianto, organizzato dall’Arcidiocesi, ha risposto senza reticenza alla domanda diretta dei giornalisti, ammettendo di aver telefonato all’amico Ministro Franceschini, perorando la causa ascolana, in seguito all’abboccamento avuto precedentemente con il sindaco della città delle 100 torri, che naturalmente spingeva per ottenere la sede della nuova istituzione.

Vittorio Sgarbi definisce la scelta operata dal Ministro logica ed opportuna e ne rivendica in parte il merito, dirigendo la pubblica attenzione sul fatto che se da una parte si e’data rilevanza ad un territorio che ha subito una grande e violenta calamità, dall’altra, come accade per altre sopritendenze, verrài istituito un ufficio periferico a Fermo, decisione, questa, invisa all’assessore regionale Fabrizio Cesetti che, in un botta e risposta con il sindaco Paolo Calcinaro, ha definito la soluzione una “toppa peggiore del buco”.

Dura la reazione anche da Macerata, dove, dai social, il Sindaco Romano Carancini critica il sermone dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, che loda la giunta comunale di Ascoli Piceno, che si e’dimostrata più brava ed incisiva nelle proprie argomentazioni durante la corsa all’assegnazione della sede, ricordando e dimostrando il proprio impegno, confermato dalla divulgazione della documentazione che testimonia la volontà dell’amministrazione comunale e le richieste al Mibact.

Rincara la dose il primo cittadino: “Il delfino Dem Angelo Sciapichetti, diretto referente e amico del Ministro Franceschini, assessore di spicco della Regione Marche puo’mostrare in modo altrettanto trasparente il proprio impegno? La sua collega di Giunta Regionale, Anna Casini, ha incontrato personalmente il Ministro Franceschini, per sostenere la candidatura di Ascoli Piceno, cosa ha fatto Angelo Sciapichetti?” “ Ha forse chiamato il suo amico Ministro Franceschini per non spostare la sede a Macerata ma ad Ascoli Piceno, così avrebbe avuto la possibilità di attaccare questa amministrazione comunale ed il Sindaco?”

Angelo Sciapichetti, finora, non ha risposto alle accuse del sindaco di Macerata, che, come confida la sua vice Monteverde, appare sempre più isolato all’interno del suo stesso partito, ma conferma le sue dichiarazioni: “Ascoli ha saputo fare squadra, tessendo una tela che ha unito forze politiche di maggioranza, di opposizione, parlamentari, fondazioni, associazioni culturali, ambientali e di categoria. A Macerata questo è mancato. Magari serviva qualche viaggio in più a Roma”.

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