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Il Generale Figliuolo: lavoro per una ripartenza veloce delle zone alluvionate in Emilia-Romagna

Generale Figliuolo: lavoro una ripartenza veloce per le zone alluvionate dell’Emilia Romagna – Dopo le recenti polemiche politiche sollevate sulla ipotetica latitanza dalle zone alluvionate del Generale Figliuolo, Commissario all’emergenza nominato dal Governo, giunge oggi una serie di puntualizzazioni fornite nel corso di una intervista concessa al Corriere della Sera .

“Sarà una ripartenza veloce, ma sempre nel rispetto dei principi della buona amministrazione”. Queste infatti sono state le dichiarazioni rilascate al Corsera del gen.Figliuolo, commissario per la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna.

“Le risorse che il governo ha stanziato sono importanti, 4,5 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale”, dice Figliuolo, e 876 milioni di euro sono già appostati sulla contabilità speciale della struttura. Con il presidente Bonaccini, come con Giani e Acquaroli, registro un “quotidiano confronto costruttivo”.

Francesco Paolo Figliuolo (Potenza11 luglio1961[2]) è un generale e funzionarioitaliano. Dal 26 dicembre 2021 è al vertice del Comando operativo di vertice interforze dello stato maggiore della difesa.[3] Dal 1º marzo 2021 al 31 marzo 2022 è stato commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.[4]

Dopo aver frequentato il liceo classico Quinto Orazio Flacco di Potenza,[5] si forma con il 162º corso dell’Accademia militare di Modena e alla scuola d’applicazione di Torino, come ufficiale di artiglieria da montagna. Svolge le sue prime esperienze di comando al Gruppo artiglieria “Aosta” della brigata alpina Taurinense, gruppo che ha comandato in missione in Kosovo, nell’enclave serba di Goraždevac (Peć) negli anni 1999-2000[6]. Tra il 2004 e il 2005 quale comandante del 1º Reggimento artiglieria terrestre da montagna, diveniva responsabile del contingente italiano in missione in Afghanistan (ISAF) con il grado di colonnello[6].

Dal settembre 2009 all’ottobre 2010 è stato vice comandante della Brigata alpina “Taurinense”, divenendone poi comandante fino al novembre 2011[6]. Dal 2014 al 2015 diviene il 19º Comandante delle forze NATO in Kosovo, la Kosovo Force (KFOR)[6] con il grado di generale di divisione. È stato Capo Reparto Logistico dello Stato maggiore dell’Esercito dall’agosto 2015 al maggio 2016. È entrato quindi nello staff del Capo di stato maggiore della Difesa quale Capo ufficio generale del generale Claudio Graziano. Con decorrenza 1 gennaio 2018 viene promosso generale di corpo d’armata.

Il 7 novembre 2018 viene nominato comandante logistico dell’Esercito (COMLOG)[6].

Commissario straordinario all’emergenza COVID-19

Il 1º marzo 2021 viene nominato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi quale commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, subentrando a Domenico Arcuri,[7][8] nominato da Giuseppe Conte, predecessore di Mario Draghi. Mantiene anche l’incarico nell’E.I.

Sotto la sua struttura commissariale, per la prima volta il 28 aprile 2021 si sono raggiunte 508 158 somministrazioni di vaccini anti COVID-19. La sua guida ha inoltre visto una implementazione del supporto della Difesa nell’ambito della campagna vaccinale. Il suo incarico di commissario è terminato il 31 marzo 2022.

Al vertice del Comando Operativo V.I.

Il 14 dicembre 2021, su proposta del ministro della difesa Lorenzo Guerini, il Consiglio dei ministri ha nominato Figliuolo al vertice del Comando operativo di vertice interforze[9], con il grado di generale di corpo d’armata con incarichi speciali, che si insedia nell’incarico il 26 dicembre. La cerimonia di cambio del Comando logistico dell’Esercito avviene l’11 gennaio 2022[10] mentre quella di cambio al vertice del COVI avviene il 19 gennaio successivo[11].

Commissario straordinario per la ricostruzione

Il 27 giugno 2023 il Consiglio dei ministri lo nomina anche commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia RomagnaMarche e Toscana a seguito dell’alluvione che ha colpito quei territori[12], successivamente approvato il 6 luglio.[13] Il 31 luglio nomina sub-commissari i tre presidenti di Regione.[14]

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