giovedì, Aprile 25, 2024
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Bando delle Periferie: mobilitazione istituzionale e politica costringe il Governo al dietrofront

Sindaco e Cuzzi: “Insieme abbiamo fermato uno scippo ingiusto. Ora al lavoro per realizzare”.

 dalla sospensione i 2,1 miliardi di risorse del bando della presidenza del Consiglio Renzi-Gentiloni a sostegno della riqualificazione dei quartieri periferici di oltre 95 città, fra capoluoghi e città metropolitane. Nel pomeriggio di ieri i Comuni hanno trovato un’intesa sui fondi, ratificata nella conferenza unificata al ministero per gli Affari regionali. L’accordo sarà recepito in legge di bilancio.

“La forza delle città ha costretto il Governo giallo-verde a tornare sui suoi passi e a ripristinare le risorse – così il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi – E’ questa una battaglia che ci accomuna alle Municipalità italiane interessate dal bando, ma soprattutto a milioni di cittadini che ne saranno i fruitori, i destinatari dei progetti che si potranno concretizzare con quelle risorse, gli stessi a cui si sono rivolti in campagna elettorale e ai quali, una volta diventati classe dirigente, hanno tentato di tagliare possibilità concrete di rinascita, solo per realizzare le promesse fatte per il consenso. Si tratta ora di incassare la vittoria, tenendo altissima la guardia sulla riattivazione dei fondi, perché i progetti sono pronti a partire e perché in questi giorni contiamo più di un tentativo ulteriore di togliere risorse già assegnate alle città e alle regioni, come succede per i fondi del Masterplan.  Questo non può accadere, lo ha dimostrato un fronte unitissimo, trasversale, che mette insieme istituzioni e parlamentari che con mozioni e interventi ha avuto la meglio sui tentativi del Governo di deviare altrove risorse già impegnate per attivare progetti attesi da decenni.

All’Anci ora la palla diplomatica per accelerare i tempi, i fondi per gli investimenti sono gli stessi che ci sono sempre stati, assicura il presidente dell’Anci Antonio Decaro e ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute.

Si tratta di un bando a cui teniamo molto perché in un’epoca di finanza pubblica strozzata, questo è ossigeno puro a vantaggio di chi non lo ha mai avuto in questa misura. Non dobbiamo tutelare solo la cifra che per noi è pari a 18 milioni di euro, ma il meccanismo che sta alla base per piano: i progetti sono stati premiati perché incentivano la collaborazione fra pubblico e privato, triplicando investimenti ed economie. Dietro il bando c’è il sistema Italia, ci sono 2,1 miliardi di euro in ballo, che riguardano 25 milioni di persone, il 40 per cento del Paese che non può restare sospeso.

A Pescara significa la rinascita di zone come Fontanelle, Zanni, Borgo Marino Sud, la Madonna del Fuoco, la realizzazione di opere che vanno dalle abitazioni per persone disabili nei pianiterra dei palazzi di via Caduti per Servizio, alle piazze fra quei palazzi, la Strada Pendolo, Piazza Caduti del Mare. Ora attiveremo gli uffici per fare partire i progetti già pronti per l’appalto. Ricordiamo che nei 18 milioni ci sono: 1.055.000 per la mobilità ciclabile (completamento rete ciclabile in varie zone); 6.118.000 euro per la viabilità (Tiburtina, San Donato, Via Pantini e PUMS); per la riqualificazione urbana 6.827.000 euro (a Zanni, Borgo Marino, Fontanelle, San Donato, Città della Musica e Lungofiume); i rimanenti 4 milioni sono destinati ad interventi sociali che abbiamo non solo guidato con le esigenze del Comune ma anche iniziative e proposte del bando.  Di nuovo al lavoro”.

 

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