mercoledì, Maggio 15, 2024
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Coronavirus e trasfusioni: le misure di sicurezza per le donazioni di sangue

Non sono molti i mass media che hanno preso in esame la situazione dei donatori di sangue nel contesto attuale, dominato da qualche giorno dalla paura di contagio del Coronavirus. Situazione questa che sembra includere col passar delle ore sempre più fette della popolazione e dei territori italiani.

Il Ministero della Salute riporta le misure del Centro Nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti. Come ci si aspettava ci sono applicazioni da parte dei sanitari, dei criteri di sospensione temporanea dei donatori provenienti dalle aree interessate anche se in un tweet dello stesso Centro si legge che “non esistono casi documentati di trasmissione trasfusionale del coronavirus”.

Innanzi tutto bisogna aspettare 28 giorni prima di donare se si è rientrati da un recente viaggio in Cina, se si pensa di essere stati esposti al rischio di infezione da Coronavirus, o si è effettuata la terapia per l’infezione della SARS. In ogni caso la raccomandazione è di avvertire il medico selezionatore degli spostamenti, specie se si proviene o si è stanziati in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus, che come abbiamo visto sono diverse oramai in Italia

Altra misura: comunicare se è stata diagnosticata l’infezione o sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito, o meno, di una terapia; il medico addetto alla selezione, potrà decidere di sospendere temporaneamente dalla donazione. Che dire se già è stato donato il sangue? E’ necessario contattare il proprio Servizio Trasfusionale in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.

Le linee guide del Centro trasfusionale ricordano in ogni modo che “il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea.”

Roberto Guidotti

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