martedì, Marzo 19, 2024
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BALZELLO DI BONIFICA: INCOMUNICABILITA’ CON IL CONSORZIO?

“I cittadini agricoltori, i proprietari di piccole particelle agricole, di boschi, di pascoli, i piccoli artigiani con immobili Categoria D in aree extraurbane la risposta sul balzello di bonifica ce l’hanno, immediata e visiva; non hanno mai visto qualcuno del Consorzio di bonifica darsi da fare per migliorare i loro fondi o i loro immobili e quel balzello lo sentono e lo vivono come una autentica rapina.

Ma poi giuridicamente, in punta di diritto, il balzello non si concilia con il dettato della Corte di Cassazione a Sezioni Unite; non è un “contributo” , ma è una imposta sulla proprietà fondiaria; assolutamente illegittima.

L’Avv. Netti, Presidente del Consorzio Bonifica Marche, rimanda il tutto alla incomunicabilità con il territorio; forse frutto di incomprensioni con i passati consorzi di bonifica. Dice l’Avv. Netti che il territorio non chiede ed il consorzio non da.

Sicuramente la comunicazione è importante; si può apparire meglio accattivanti; ma un contributo di bonifica rimane contributo di bonifica ed una imposta fondiaria resta sempre imposta fondiaria.

Il balzello, che chiedete, caro Presidente della Bonifica Marche, ha purtroppo tutto il sapore e  l’essenza giuridica, come scrive la Commissione Tributaria di Ancona nella sentenza di febbraio 2017, di una illegittima imposta sulla proprietà fondiaria .

Parliamo pure di territorio e rompiamo il muro della incomunicabilità, ma prima, Presidente, ci cancelli quel medioevale ed illegittimo balzello”.

SEGRETERIA  PROVINCIALE  UGL